Quotidiano | Categorie: Politica

Stupro soldato Usa a Vicenza, Dovigo presenta interpellanza al sindaco

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 18 Luglio 2014 alle 21:32 | 0 commenti

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Valentina Dovigo, Consigliera comunale La città respira e Sinistra Ecologia Libertà - Quando qualche anno fa il governo italiano ci comunicò l’intendimento di permettere l'installazione di una nuova base militare a Vicenza, una delle prime reazioni spontanee per stigmatizzare quella decisione fu il ricorso alla metafora dello stupro. Come attentato alla democrazia, al territorio, alla salute intesa come maggior inquinamento, alla pace, ai vari aspetti che costituiscono l’integrità di una comunità.

Nessuno avrebbe potuto immaginare che quel simbolo si sarebbe materializzato, fuor di metafora, come atto di stupro vero e proprio, di violenza non solo al territorio ed alla democrazia, ma direttamente al corpo delle donne. 
La base militare a Vicenza, ossia la presenza di migliaia di soldati americani in divisa che qui si esercitano ed abitano, si va configurando non solo come dispositivo per svolgere missioni di guerra ma anche come resort o ristoro o sfogo di istinti e pulsioni aggressive e violente che si possono esercitare quasi con la stessa intensità e la stessa impunità delle azioni di guerra. Tant’è che i soldati americani autori delle violenze sono tuttora liberi nonostante la reiterazione in pochi mesi di atti di violenza, sequestro e stupro.

Una città militarizzata non è una città più sicura. La violenza dei giorni scorsi, come tutte le violenze di genere, colpisce i diritti e le libertà dell'insieme delle donne, giacché non solo maltratta o ammazza quelle direttamente colpite, ma contribuisce a creare un clima di intimidazione e timore generalizzato.

Alla luce di quanto accaduto e qui descritto, la soprascritta consigliera comunale Valentina Dovigo interpella il Sindaco affinchè, nel nome e per conto della città, chieda conto della violenza a chi la usa, la perpetua e ne fa quasi uno stile di vita.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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