Striscione Via Muggia paragonata ad Auschwitz, Rui risponde a Cattaneo
Sabato 8 Marzo 2014 alle 16:30 | 0 commenti
Lo striscione con la scritta “No via Muggia = Auschwitz†apparso ieri nel campo Rom e Sinti di via Cricoli a Vicenza ha generato una nota di sdegno del Consigliere Comunale di Forza Italia Roberto Cattaneo mandata a Il Giornale di Vicenza che pubblichiamo di seguito dopo che oggi l’ha inviata anche a VicenzaPiù. Una prima risposta alle dure affermazioni di Cattaneo è arrivata da Irene Rui, del Dipartimento politiche etnico-migratorie di Rifondazione Comunista di Vicenza e da anni impegnata nell’integrazione delle famiglie sinti a Vicenza.
“Ci sentiamo offesi, mi sento offesa per i sinti, dalle dichiarazioni di Roberto Cattaneo, che come al solito vuole zittire le opinioni contrarie alla sua – dichiara sdegnata Rui - Esprimere un’opinione, se questa non è illegale e non incita all’odio, non è vietato. I sinti hanno semplicemente esternato una loro sensazione su quello che rappresenterebbe la caserma dove vorrebbero trasferirli, tra l’altro piantonati e con i carabinieri a poca distanza che lì guardano a vistaâ€.
“Forse per la maggioranza dei vicentini questo dà sicurezza - continua Rui - ma non per chi vi deve entrare. Loro si sentono come in carcere, in un lager, in un CPT. Quindi quello striscione, non va tolto, anzi è una denuncia di cui dovremmo farne tesoroâ€.
Infine l’affondo di Rui contro le parole utilizzate da Cattaneo:
“Vorrei dire inoltre al consigliere che lo sterminio dei sinti e dei rom, non finisce con il nazismo, ma continua anche oggi, quotidianamente, anche se non con l’eliminazione fisica, dal momento che una maggioranza vuole omologare questa minoranza ai suoi usi e costumiâ€.
Di seguito il comunicato mandato a Il Giornale di Vicenza:
Roberto Cattaneo, Consigliere Comunale Forza Italia - Sono profondamente rattristato e sdegnato per quanto è apparso ai cancelli del Campo Nomadi, sia come pubblico ammnistratore sia come cittadino di questa città che ha dimostrato sempre di essere aperta e tollerante. Invece è intollerabile quanto appare scritto su uno striscione appeso alle reti che recingono il Campo Nomadi dove viene dichiarato, dagli stesi nomadi autori delle scritte, che rifiutano la scelta del sindaco Variati di trasferirli alla ex Caserma di Via Muggia.
Mentre può essere accettata la loro difficoltà , per cultura e tradizioni diverse, di vedersi obbligati ad occupare, pur temporaneamente, un edifico in muratura, non può assolutamente essere accettato il linguaggio utilizzato, paragonando la ex caserma al campo di sterminio nazista di Auschwitz che è diventato il simbolo universale del terrore, dove furono assassinate molte decine di migliaia di persone innocenti, per la maggior parte ebrei. Questo iniquo paragone da una dimostrazione di inciviltà e di disprezzo che non può essere tollerato. Quellp striscione va immediatamente tolto anzitutto per rispetto verso le vittime di quel terribile lager, poi per rispetto di tutti i vicentini e soprattutto di quanti non hanno un tetto sopra la testa pur essendoselo meritato con i sacrifici di una vita. Il sindaco di Vicenza intervenga immediatamente per cancellare questo insulto verso tutta la città e verso le più sacre memorie di tutta la gente per bene.
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