Strategie Aim, i sindacati incalzano Colla
Giovedi 5 Luglio 2012 alle 12:11 | 0 commenti
«Spending review anche in Aim? Questa è la domanda che da settimane staziona a San Biagio in un contesto di silenzio sempre più assordante dei vertici aziendali». Comincia così una dura nota sindacale diramata ieri da Cgil, Cisl e Uil per le rispettive categorie di riferimento delle multiutility pubbliche.
Una nota dalla quale traspaiono una serie di preoccupazioni per il futuro della holding pubblica soprattutto in relazione alla ventilata cessione a privati di pezzi di asset pregiati come quello elettrico e soprattutto del gas e in relazione anche ad alleanze con gruppi consimili in altre zone del Settentrione. Una ipotesi che ha già trovato una sponda, quantomeno teorica in seno alla giunta comunale di Vicenza allorquando è stato chiamato in Aim servizi a rete con la carica di amministratore unico il manager Gildo Salton. Segno evidente che la partita si potrebbe giocare su scala regionale e oltre.
«L’amministratore unico del gruppo Aim Paolo Colla - si legge ad ogni modo nel dispaccio - aveva dichiarato, dopo gli avvenuti incontri con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, la disponibilità a proseguire il confronto sul futuro del gruppo e delle controllate, con le organizzazioni sindacali di categoria, ma alla data odierna questi incontri si sono fermati in Aim Mobilità e sul suo grave deficit di bilancio».
Appresso si legge di ulteriori timori che riguardano in primis il ramo trasoprti, altro settore che dovrebbe vedere una aggregazione provinciale con la cugina Ftv: «... dopo la dichiarazione dell’amministratore unico di Aim Mobilità Pio Saverio Porelli, sulla contrattazione aziendale, tutto tace, mentre le preoccupazioni si sono estese anche ai settori commerciali ed amministrativi». Tant'è che la nota si conclude con un appello ai vertici societari che suona come un monito a palazzo Trissino, proprietario della multiutility: «Che cosa attende l’amministratore unico Colla per convocare le organizzazioni sindacali dei lavoratori del ramo acqua, elettrico di Servizi a Rete, di Aim Energy, di Aim SpA, di Aim Gruppo e di Valore Città -Amcps, per i dovuti confronti di merito e sui riflessi? Ai sindacati e ai lavoratori non bastano le enunciazioni sui giornali se non si conoscono obiettivi e percorsi per il futuro del gruppo, e se non si hanno gli strumenti necessari per l’approdo».
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