Quotidiano | Categorie: Ambiente, Fatti

Strada Cul de Ola, pronto il progetto di sistemazione idraulica per una spesa di 200 mila euro

Di Comunicati Stampa Lunedi 4 Dicembre 2017 alle 16:39 | 0 commenti

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Questa mattina 4 dicembre l'assessore alla cura urbana Cristina Balbi e l'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza hanno presentato il progetto definitivo per la sistemazione idraulica di strada Cul de Ola, nel quartiere di Anconetta, per un importo complessivo di 200 mila euro, 150 mila euro dei quali a mutuo mentre 50 mila euro finanziati dal progetto europeo Life Veneto Adapt. Il Comune di Vicenza ha aderito, infatti, al bando europeo Life+ con il progetto denominato "Veneto Adapt - Central Veneto Cities netWorking for Adaptation to Climate Change in a multi-level regional perspective" con l'intenzione di adottare l'approccio "Veneto Adapt" nella riqualificazione dell'area agricola di strada Cul de Ola.

"Si tratta di un progetto che risolve in maniera strutturale e definitiva i problemi di questa zona dopo le criticità emerse in occasione di precipitazioni abbondanti nel 2016 - ha dichiarato l' assessore alla cura urbana Cristina Balbi -. A quel tempo si erano verificati allagamenti nel punto più basso di strada Cul de Ola. La sistemazione parte da uno studio idraulico ad opera di Acque Vicentine ed è frutto del progetto che, redatto dall'ingegner Marco Meneghetti (il primo a sinistra), prevede di allargare la condotta di smaltimento delle acque meteoriche, ora sottodimensionata, e di regolarizzare il piano di pendenza per un tratto lungo 160 metri. Accanto a questi interventi sono previste opere di risezionamento e pulizia dei fossati per una lunghezza di 400 metri. Oltre all'intervento in strada Cul de Ola, l'amministrazione comunale, per quanto riguarda la rete idrica minore, ha approvato altri due progetti di riqualificazione idraulica, per una spesa complessiva di 130 mila euro, nella strada delle scuole di Anconetta e in via Imperiali dove, per cause analoghe, si sono verificati allagamenti."

"Il progetto Life Veneto Adapt ci consente di sperimentare alcune soluzioni innovative sul tema della resilienza, ovvero dopo aver lavorato per anni sulla prevenzione delle cause del cambiamento climatico ora lavoriamo sugli effetti, a causa del diverso carattere delle precipitazioni, che in tempi limitati si concentrano in modo abbondante - ha spiegato l' assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza -. Per quanto riguarda il progetto che presentiamo oggi, interverremo in due modi: con un'azione strutturale, costituita dagli interventi sulla rete idraulica, e con azioni immateriali, costituite dal passaggio dal Piano d'Azione per le Energie Sostenibili (PAES) al Piano d'Azione per le Energie Sostenibili e il Clima (PAESC), oggetto, tra l'altro, dell'adesione, nel 2014, di Vicenza, tra le prime 58 città europee, al Mayors Adapt, un'iniziativa della Commissione Europea sulla prevenzione degli effetti del cambiamento climatico. Con il PAESC andremo, inoltre, ad individuare la figura del resilient manager, un tecnico che all'interno degli uffici farà da regia affinchè le azioni dell'amministrazione comunale abbiano un senso unitario dal punto di vista della capacità del territorio di adattamento ai cambiamenti del clima. Come amministrazione, a partire dal settore dei lavori pubblici per passare a quello dell'ambiente e del verde urbano, stiamo lavorando, infatti, affinchè ogni opera pubblica sia realizzata in modo da prevenire il più possibile gli effetti negativi: il reticolo idraulico pensato 50 anni fa non funziona più; lo stesso diametro di una condotta meteorica che in passato era pari a 60/80 centimetri, oggi, a fronte del carattere completamente diverso delle precipitazioni, è insufficiente e provoca fenomeni di rigurgito delle acque. Lo stesso intervento che il prossimo anno farà Acque Vicentine nella zona dello stadio sarà fondamentale per l'adeguamento del reticolo idraulico: si andrà, infatti, a dimensionare diversamente la rete delle acque meteoriche in modo da permettere che trovino sfogo gli abbondanti quantitativi di acqua."

L'intervento di sistemazione idraulica lungo strada Cul de Ola si colloca in un contesto fortemente provato dagli allagamenti, soprattutto in occasione di intensi acquazzoni e ha come obiettivo la definizione delle opere necessarie per la risoluzione delle criticità idrauliche.

La progettazione si è basata su uno studio idraulico eseguito da Acque Vicentine in occasione degli eventi piovosi del febbraio 2016, integrandoli con ulteriori rilievi e aggiornando il modello di calcolo già adottato estendendolo all'idrografia a valle del tratto studiato.

In particolare, le criticità maggiori si sono manifestate con l'allagamento di parte del tratto di strada Cul de Ola compreso tra il sottopasso ferroviario Vicenza-Treviso e strada Bertesina, mentre a nord della ferrovia i livelli d'acqua dei fossati risultavano poco al di sotto del piano stradale.

Le opere previste riguardano il rifacimento di un tratto tombinato mediante posa di condotte scatolari di dimensioni 1,20 metri per 0,80 metri al fine di adeguare le sezioni idrauliche ed eliminare i tratti in contropendenza ottenendo un'unica pendenza; la pulizia, il risezionamento e la regolarizzazione di alcuni tratti di canali e fossi a cielo aperto; la realizzazione e rifacimento di pozzetti caditoia e di allacci alle utenze; il ripristino delle superfici interessate dai lavori.

Ai fini dell'azione pilota per l'applicazione di sistemi, nuovi strumenti e tecnologie per l'adattamento ai cambiamenti climatici, saranno previste opere di sistemazione agraria della parte a sud della ferrovia con rinaturalizzazione di fossi e canali previo risezionamento e adeguamento.

Progetto europeo Life Veneto Adapt

Il progetto Life Veneto Adapt - di cui è capofila il Comune di Padova e che oltre a Vicenza coinvolge anche Venezia, Treviso, l'Unione dei Comuni del Medio Brenta, lo Iuav (Istituto universitario di architettura di Venezia), l'associazione Coordinamento Agende 21 Locali Italiane e Sogesca - ha l'obiettivo la definizione di un sistema coordinato in grado di adottare strategie condivise per affrontare e, ove possibile, prevenire i fenomeni legati ai cambiamenti climatici in ambito urbano per una spesa complessiva di quasi 3 milioni di euro, 509 mila euro dei quali rientrano nel budget del Comune di Vicenza.

Il Comune, realizzando tutte le azioni pilota previste dal progetto, diventerà caso di studio da cui partire per implementare i vantaggi che lo stesso evidenzierà, soprattutto nell'ambito della capacità della città di adattamento ai cambiamenti climatici.

In tal modo arriverà alla redazione del proprio Piano d'Azione per le Energie Sostenibili e il Clima (PAESC), affiancando alla strategia di mitigazione (abbassare le emissioni di CO2 in chiave energetica per limitare l'innalzamento della temperatura terrestre) contenuta nel proprio Piano d'Azione per le Energie Sostenibili (PAES) una strategia di adattamento (adattare i territori ai cambiamenti climatici già in atto).

 

 

 

 


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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