Stipendi comunali, il Cub protesta in attesa di una soluzione da Roma
Martedi 28 Gennaio 2014 alle 15:05 | 0 commenti
Davanti a Palazzo Trissino il sindacato Cub e alcuni dipendenti comunali protestano a suon di “giù le mani dai nostri stipendi†(qui la foto gallery) contro le lettere che l’amministrazione invierà ai dipendenti a seguito dell’ispezione ministeriale con la quale si chiede la restituzione di cinque milioni di euro assegnati in passato come progressioni orizzontali salario accessorio.Â
Dentro al palazzo, in sala degli Stucchi, l’assessore al personale Filippo Zanetti presenta le delibere di giunta con le quali si dà attuazione al Codice di comportamento del Comune e ai piani triennali per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza e integrità . L’assessore precisa anche che la messa in mora dei dipendenti comunali è stata una scelta obbligata per legge, a cui l’amministrazione non poteva sottrarsi.
A dipendenti e amministrazione non resta, quindi, che tenere le dita incrociate e sperare che la situazione venga risolta in questi giorni a Roma con un emendamento. Per questo motivo, mentre in corso Palladio continua la protesta, il sindaco Achille Variati prepara le valigie per la capitale.Â
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CUB Vicenza - E' stato molto partecipato il sit in di protesta organizzato dalla CUB -Confederazione Unitaria di Base- oggi dalle ore 13.15 alle ore 14.30 davanti a palazzo Trissino sede istituzionale del Comune di Vicenza. I dipendenti comunali, hanno rinunciato alla pausa pranzo, hanno imbracciato striscioni e megafoni per protestare contro la scelta di questa amministrazione che, proprio in questi giorni, sta per inviare migliaia di raccomandate di messa in mora a dipendenti ed ex dipendenti comunali. Con queste lettere gli effetti degli errori formali che sono stati compiuti nel passato dalle elevate dirigenze strapagate e dalle amministrazioni che si sono succedute, sono scaricati direttamente sui già magri stipendi del lavoratori che nulla c'entrano con queste contestazioni. Il sit in nella pausa pranzo è stato subito ribattezzato da alcuni lavoratori presenti come primo "sciopero della fame" perchè è evidente a tutti che è sulla pelle dei lavoratori pubblici che si stanno scaricando responsabilità di altri, delle ruberie che in passato e anche nel presente stanno divorando le finanze pubbliche ed è altrettanto evidente che, se tali ispezioni sono avvenute in tanti comuni d'italia, è proprio la categoria dei pubblici dipendenti ad essere attaccata in modo sempre più crescente, dopo che i lavoratori del privato sono già stati licenziati, o essendo precari, hanno perso il posto di lavoro. Per questo la CUB rilancia l'unione della protesta, nessun lavoratore oggi può più ritenersi tutelato: il Governo fantoccio che galleggia a Roma, sta discutendo di tutto tranne che di questioni che riguardano il dramma di milioni di italiani che sono alla fame. Nel corso del Presidio ha voluto prendere la parola anche Il Sindaco Variati che ha comunicato il suo impegno tramite l'anci di far approvare un emendamento alla legge che sta per essere discussa in parlamento. Non è ottimista nessuno a questo riguardo: troppi emendamenti, troppo generici gli argomenti trattati. Alla solidarietà che il sindaco Variati ha espresso ai lavoratori, abbiamo risposto dicendo che il blocco delle raccomandate è un atto concreto di solidarietà e vicinanza. Se il sindaco difende l'operato dei suoi Dirigenti strapagati, che pure hanno sbagliato secondo il giudizio espresso dalla Corte dei COnti, non fa altrettanto con i dipendenti comunali, e sceglie di spedire le lettere che , nei fatti, avviano formalmente il percorso di recupero dei soldi dei lavoratori.
La protesta continua, il blocco dell'orario straordinario è già in atto, il consiglio comunale è convocato di mattina invece che nel tardo pomeriggio, i lavoratori del comune mettono in ginocchio i servizi solo facendo rispettare il loro orario di lavoro settimanale. Il 4 febbraio, nel corso del consiglio Comunale, sarà organizzato un'altro sit in di protesta dalle ore 9.00 alle ore 11.00 unitamente alle altre organizzazioni sindacali. Sarà un sit in di protesta rumoroso che vedrà protagonisti non solo gli impiegati dei palazzi comunali del centro storico come oggi, ma anche le lavoratrici dei nidi, delle cucine comunali e delle scuole d'infanzia e di tutti i servizi decentrati.
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