Stevan lascia la Lega Nord dopo 18 anni di militanza: dirigenti ciechi e ossequiosi
Venerdi 25 Novembre 2011 alle 20:35 | 0 commenti
Riceviamo da Maria Nives Stevan e pubblichiamo.
Ho creduto e credo nel suo progetto, nato per un costruttivo cambiamento della società e della politica, per far crescere non solo la nostra gente del Nord, ma l'intero Paese. Le idee, gli entusiasmi, le passioni, come i progetti, però, camminano con le gambe degli uomini e delle donne: purtroppo non tutte le persone che mi stanno attorno, hanno intenzione di tenere lo stesso passo, camminando bene insieme.
L'esperienza che ho maturato, la coerenza che mi dà animo, la coerenza con cui mi sono sempre mossa mi impongono una dolorosa scelta: me ne vado, lascio il movimento, con grande amarezza ma altrettanta fermezza e lucidità .
La gestione della Lega Nord, soprattutto a Vicenza e nel Bassanese vede prevalere dirigenti, tesi a pretendere obbedienza cieca ed ossequiosa, ad emarginare singoli militanti ed interi gruppi, quanti solo si permettono di osare di pensare in maniera diversa, di dissentire perfino laddove si elaborano idee e progetti.
Per quasi due decenni ho militato nella Lega con passione, determinazione, mettendoci energie fisiche, intellettuali, soprattutto il cuore. Ho consumato chilometri e chilometri, ho percorso strade e piazze, con il vessillo della Lega, prestando la mia faccia al movimento fin dai suoi albori, fin dagli anni in cui era arduo cercare il consenso. Ho prestato ogni mia energia a chi non era conosciuto, ho messo in gioco quanto potevo: la mia esperienza, la mia credibilità , il mio entusiasmo, il coinvolgimento, per allargare il consenso.
Ho fatto il gregario per tutti coloro che il partito-movimento ha messo in campo, affidando loro rappresentanza e potere, troppo spesso a prescindere dalle loro capacità o potenzialità politiche, culturali e istituzionali. E quante volte scegliendo uomini sbagliati la Lega ha commesso errore!
Da parte mia, rimarranno indelebili alcuni valori: l'amicizia, l'affetto e il rispetto, maturati nei rapporti individuali con una schiera interminabile di persone genuine che la Lega ha coinvolto (dai molti Ministri che ho avuto per amici fino all'ultimo dei militanti che ha creduto in me).
In queste ore difficili, di una scelta convinta, sento di dover rivolgere un grazie speciale di vero cuore alle centinaia di militanti, che con una valanga di voti, anche recentemente, mi hanno scelta ed eletta Revisore dei conti all'interno del Direttivo Provinciale della Lega Nord di Vicenza , quasi in risposta al vergognoso defenestramento da Assessore Provinciale con significative deleghe sociali (agognato e causato da pochi, anzi pochissimi invidiosi "eletti"), avvenuto qualche mese prima.
Più che determinata nel proseguire nella mia attività associativa di promozione culturale: a breve uscirà il bando della 5° edizione del Premio letterario Nazionale " Voci...Verdi ", promosso dall'Associazione Culturale " Va' Pensiero", che ho fondata nel 2006 e che sta suscitando vivo interesse, non solo locale.
Continuerò, con zelo e naturalmente passione, anche quel cammino sportivo che mi vede instancabile agonista e, nei limiti di tempo, continuerò a svolgere l'impegno di maestra di tennis.: disciplina che insegna a crescere e a confrontarsi nel rispetto degli altri e delle regole, che mette addosso quell'abito mentale che è il miglior metro di civiltà , di cultura e rispetto del prossimo. Ed oggi di tutto ciò abbiamo un profondo bisogno.
Politicamente non rimarrò inattiva e non perderò tempo prezioso ad attendere, sulla riva del fiume, che ... qualche cadavere passi. Sono e resto aperta all'ascolto e alla valutazione di nuove proposte e pronta a battaglie di principio (ritornando alla purezza di un tempo che mai ho perso).
Amo le sfide.
Spronata in particolar modo della mia responsabilità verso la società , a partire da quella più prossima, i figli (e nipoti), i familiari (sono anche la prima di sette fratelli, con decine di nipoti e pronipoti ...), resto in campo per essere protagonista ed impedire che il mondo nel quale viviamo e in cui siamo chiamati ad operare, vada letteralmente a rotoli (non solo per un fattore economico, ma anche sotto il profilo etico e morale) poichè, a mio avviso, ha grandi risorse ancora da sfruttare.
Un ultimo scatto di orgoglio, il mio? No!
E' un senso vero di responsabilità , questa mia scelta.
Come nel tennis, gli scatti portano a raggiungere delle mete, gli ideali, le sane conquiste si raggiungono se c'è la voglia, la capacità , la preparazione, la determinazione di conquistare, di raggiungere i traguardi "punto su punto".
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