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Spv , M5S: una strada senza destinazione?

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 29 Novembre 2013 alle 18:50 | 0 commenti

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Francesco Celotto, Movimento 5 Stelle Del Grappa  -  Il Movimento 5 Stelle Del Grappa denuncia la situazione in cui versa il progetto della Superstrada Pedemontana Veneta: siamo quasi alla fine del 2013 e manca nella quasi totalità il progetto esecutivo ( condizione indispensabile a detta del concessionario SIS per ottenere i finanziamenti bancari per l'avanzamento dell'opera ). Sul tracciato poi ci sono incognite legate al passaggio a Cassola.

Infine Pendono sulla strada ancora problemi legali relativi alla costituzionalità della decretazione di emergenza e della nomina del commissario.
Nel dettaglio la Superstrada Pedemontana Veneta ( SPV ) prevede 3 lotti : i primi due nel vicentino , il terzo nel trevigiano per una lunghezza totale prevista di circa 96 km.
Il lotto 1 e 3 non hanno ancora il progetto esecutivo , mentre il lotto 2 ( quello che interessa la zona dalla A31 al confine con la provincia di Treviso ) ha approvati solo il pezzo 2a ( zona Sarcedo dal km 23.6 al km 29.3 ) e il lotto 2c ( zona Bassano ) .
Gli altri due il pezzo 2b, 2d (zona Cassola ) e 2e non esistono ancora.
Parliamo quindi di una strada che esiste in gran parte solo sulla carta ( il cosiddetto progetto definitivo ), ma non nella realtà ( il progetto esecutivo che si incarica di definire nei dettagli il percorso ) .
La cosa risulta maggiormente critica per quanto riguarda la zona di Cassola dove in base al progetto definitivo la strada doveva passare tra la famosa ( per i rifiuti pericolosi che contiene ) ex cava GE e una cava piu' a nord.
Peccato che far passare una strada di quelle dimensioni su una ex cava contenente di tutto comporta fare una bonifica il cui costo è stimato in almeno 95 milioni ( per una parte non per la bonifica completa ) . Ragion per cui la strada dovrà cambiare percorso e qui cominciano i problemi : a sud si dovrebbero abbattere molte case e capannoni a nord lo stesso.
La unica soluzione è quindi quella di far passare la strada in sopraelevata in modo da non toccare la ex cava GE.
Manca pero' ancora il progetto esecutivo e soprattutto pare che non vi sia ancora su quel punto del percorso la VIA ( valutazione di impatto ambientale ) . E non sia stata fatta la VIA neppure ( come prevede la legge ) sul progetto preliminare.
Fatto gravissimo che si commenta da se'.
L'altro aspetto gravissimo di questa vicenda è che senza i soldi dello Stato e della Regione l'opera non va avanti . Basta leggere il recente comunicato del governatore Zaia che implora il governo Letta di erogare subito i 62 milioni mancanti ( ma già messi a bilancio )per sbloccare i cantieri.
Non dovrebbe la Spv essere una opera costruita con i soldi dei privati essendo in project financing?
Allora perchè battere cassa con la regione? E una volta esauriti i 62 milioni che farà la SIS ? Chiederà nuovi finanziamenti pubblici?E se non arriveranno si bloccherà tutto?
E' evidente che senza un progetto e senza un piano finanziario che stia in piedi le banche non scuciranno un quattrino quindi il futuro della SPV sembra essere quello di una strada cieca .
Se una persona andasse in banca e chiedesse dei soldi per costruire una casa senza un progetto approvato e senza garanzie che cosa gli direbbero?
Infine sull'opera pende ancora un ricorso di un gruppo di 40 espropriati davanti alla Corte Costituzionale per dichiarare appunto incostituzionale il decreto di nomina del commissario Vernizzi e lo stato di mergenza che ha permesso di costruire ( si fa per dire ) la strada con un iter straordinario in base a una falsa emergenza traffico ( richiesta dall'allora governatore Galan nel 2009 ).
Vedremo cosa deciderà la Corte.
Per intanto concludiamo dicendo che è una vergogna che un simile progetto non si sia fermato ben prima di far partire gli attuali due cantieri ( che peraltro si sono limitati a smuovere un po' di ghiaia con la speranza ad oggi non realizzata di venderla ) .
Crediamo che la SPV si rivelerà a breve una strada cieca senza vie di uscita. Perche' le istituzioni non la fermano prima di giungere ad un punto di non ritorno?

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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