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Spreco di cibo, convenzione tra Unicomm e la cooperativa Verlata Lavoro. I fratelli Cestaro: "grande attenzione verso chi ha più bisogno"

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 14 Agosto 2016 alle 23:37 | 0 commenti

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Gruppo Unicomm

Trenta tonnellate di prodotti freschi raccolti in un anno, mille kg di prodotti secchi, quattro punti vendita interessati, una cooperativa che si occupa della raccolta e sette tra associazioni di volontariato e realtà solidaristiche di diversa natura che seguono la distribuzione. Sono i numeri che illustrano i risultati della convenzione stipulata più di un anno fa, per la precisione il 1 luglio del 2015, tra Unicomm srl e la cooperativa Verlata Lavoro, per la raccolta delle eccedenze alimentari da destinare alle persone bisognose e alle famiglie in difficoltà del territorio vicentino. 

Un accordo che si somma a quanto il Gruppo Unicomm sta già facendo da anni in altri territori in cui opera, grazie alla disponibilità di associazioni e cooperative: tra le collaborazioni storiche vanno certamente ricordate quella con la onlus San Vincenzo de’ Paoli a Vittorio Veneto e con la cooperativa Trieste Recupera nel capoluogo giuliano. 

Il Gruppo Unicomm è una delle più importanti aziende italiane della grande distribuzione, con oltre due miliardi di fatturato e più di 7.000 dipendenti. È presente in Veneto attraverso le insegne A&O, Famila, Emisfero, Mega e Cash and Carry. 

La cooperativa sociale Verlata Lavoro, con sede a Villaverla, da sempre sensibile alle tematicheambientali e del consumo consapevole, ha introdotto in provincia di Vicenza il progetto R.E.B.U.S. (Recupero Eccedenze Beni Utilizzabili Solidalmente) già promosso in altre province italiane dalleACLI di Verona. L'iniziativa si propone il recupero del prodotto invenduto di produttori ed esercizi commerciali, riducendo lo spreco e trasformandolo in risorsa di solidarietà nei confronti di chi ne ha necessità. 

Nello specifico, l’accordo firmato tra Unicomm e cooperativa Verlata Lavoro, prevede che le eccedenze alimentari e gli altri beni di largo e generale consumo (come, ad esempio, pannolini, carta igienica, detersivi per uso personale e non) prodotti dai quattro supermercati coinvolti nell’attività, vengano raccolti e distribuiti tramite le associazioni di volontariato alle persone indigenti della provincia di Vicenza. I punti vendita oggetto dell’iniziativa sono distribuiti in diverse aree del vicentino: l’Emisfero del Centro Commerciale Palladio di Vicenza, quelli di Bassano del Grappa e di Zané, e il Famila di Creazzo.  

Le realtà coinvolte nel progetto sono le Caritas di Vicenza-S.Lazzaro (che fornisce le derrate alimentari a 90 famiglie), di Schio centro (30 famiglie servite) e di Villaverla (15 famiglie), l’associazione Vie di Luce onlus (60 famiglie nel territorio del thienese), molteplici associazioni del comune di Santorso coordinate dai Servizi Sociali del Comune (50 famiglie), la cooperativa Comunità Servizi (che gestisce appartamenti di semiautonomia per disabili) e i Frati Cappuccini di Thiene (che servono pasti a più di 30 persone al giorno).​

Le eccedenze alimentari recuperate dalla cooperativa Verlata Lavoro presso gli Emisfero e il Familasono costituite in prevalenza da latticini a breve scadenza (latte, yogurt e formaggi), affettati, pasta fresca, frutta e verdura. I beni vengono trasportati nel rispetto della “catena del freddo” fino alla sede della cooperativa. Qui vengono consegnati all'associazione che, quel giorno, si occupa della distribuzione.

Insieme a questa raccolta, che comprende i cosiddetti “freschi”, è previsto il prelievo occasionale di alimenti secchi non vendibili presso la GDO. Si tratta di prodotti con confezione danneggiata, ma comunque perfettamente salubri, di caffè, farina, zucchero e pasta. In questo caso il ritiro avviene presso la sede centrale del Gruppo Unicomm, sita a Dueville, nelle vicinanze del casello autostradale. 

“Quella con Unicomm è una collaborazione davvero fondamentale, che ci ha consentito di fare un salto di qualità importante nella raccolta di generi alimentari a favore di chi ne ha più bisogno – dichiara Giuseppe Barichello, presidente di Verlata Lavoro – Basti pensare che delle 53 tonnellate di eccedenze raccolte quest’anno ben 30 sono frutto di questa convenzione: siamo stati i primi ad ‘importare’ il progetto REBUS in provincia di Vicenza ed è una grande gioia vedere come sta crescendo e ci sta consentendo di aiutare sempre più persone”. 

“Per noi l’esperienza con Verlata è davvero straordinaria, tanto che vorremmo allargarla ad altri nostri punti vendita in provincia di Vicenza – spiegano i fratelli Marcello e Mario Cestaro, titolari diUnicomm – La nostra azienda si è sempre distinta per una grande attenzione verso chi ha più bisogno. Con l’attività di recupero delle eccedenze alimentari riusciamo a ottenere contemporaneamente due risultati importanti: aiutare chi è in difficoltà ed evitare di sprecare il cibo, pratica che risulta sempre più intollerabile in anni di crisi come questi”.

Leggi tutti gli articoli su: Unicomm, Marcello Cestaro, Cooperativa Verlata Lavoro

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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