Spettacolo formato famiglia al Teatro Comunale: il 3 febbraio va in scena l'operetta "Il pipistrello"

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 30 Gennaio 2013 alle 12:24 | 0 commenti

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Teatro Comunale Vicenza - Ancora uno spettacolo "formato famiglia" al Teatro Comunale di Vicenza: è in programma domenica 3 febbraio alle ore 17.00, l'operetta Il Pipistrello, un nuovo adattamento e traduzione di Corrado Abbati che, con la sua Compagnia, presenta al pubblico il celebre lavoro di Johann Strauss.

Il Pipistrello è infatti, con la Vedova Allegra l'operetta più rappresentata al mondo, una perfetta incarnazione dello spirito del genere "operetta", genere amatissimo da alcune fasce di pubblico che riesce a fondere le melodie del valzer alla divertente commedia che racconta. L'operetta è un genere teatrale e musicale che nasce in Francia nei primi anni dell'Ottocento, per affermarsi successivamente in Austria; proprio in Austria il genere fu portato alla massima espressione da Johan Strauss figlio e, in pieno Novecento, da Franz Lehar; è caratterizzata da un alternarsi di brani musicali e parti recitate. Nei secoli precedenti il termine veniva generalmente attribuito a spettacoli brevi e di minore pretesa rispetto all'opera. In seguito però ebbe modo di valorizzarsi fino ad essere considerato un vero e proprio spettacolo a sé e non più una "piccola opera". Il Pipistrello è un'operetta-valzer, ricchissima di smagliante melodia, che si annuncia fin dalla famosa ouverture; la messa in scena diverte e ammalia come una festa mascherata dove ognuno è un altro, dove tutto si confonde, in un crescendo di situazioni comiche sino allo scioglimento finale, naturalmente un lieto fine, dove tutti brindano alla burla cantando "bevi amore, solo allora mostrerà il suo volto la realtà". Il Pipistrello fu rappresentato per la prima volta a Vienna, il 5 aprile 1874, al Theater an der Wien: l'Austria cominciava a dimenticare la grave crisi finanziaria che poco prima si era abbattuta sul paese travolgendo la Borsa e anche grazie a questa operetta il pubblico di allora ritrovò ottimismo, piacere, gioia voglia di vivere, atteggiamenti che forse mancano anche al mondo dei nostri giorni. Mettendo in scena ambienti e personaggi contemporanei Strauss violava una delle più solide convenzioni del costume musicale; ma questa "modernità" rivive anche oggi, nella filosofia "mondana" dei personaggi del Pipistrello: dal capriccio sentimentale di Rosalinde, alla carnale e astuta leggiadria della cameriera Adele, dalla scenografica, elaborata vendetta del dottor Falke, alla tollerante dabbenaggine di Frank, il direttore del carcere, sino alla ingenua galanteria di Eisenstein e alla spregiudicatezza del Principe Orlofsky.
Un andare e venire, un rovesciato gioco dell'evasione dove la spigliatezza diventa vigore inventivo, dove ognuno è un altro, dove vecchio e nuovo, apparenza e realtà, sembrano confondersi in un'elegante festa in maschera dove potremo riconoscere, riconoscerci e divertirci. E divertente sarà il vivace intreccio della commedia degli equivoci, le irresistibili danze e le meravigliose musiche di Strauss che ritroveranno un vigore nuovo nelle festose, colorate, cangianti e ammiccanti atmosfere di questo "nuovo" Pipistrello. La Compagnia di Corrado Abbati è una garanzia per questo genere di spettacolo; il fondatore (con Stefano Maccarini) e direttore artistico, raccogliendo il testimone da quanti lo hanno preceduto, ha sicuramente contribuito a tenere viva l'operetta e a riportarla agli antichi splendori. Il Pipistrello in scena domenica pomeriggio è realizzato con le coreografie di Giada Bardelli, con la direzione musicale di Marco Fiorini e la regia di Corrado Abbati.
La trama: Gabriel von Eisenstein, ricco gentiluomo di campagna, è stato condannato, per diffamazione, a qualche giorno di prigione. E' ormai pronto per recarsi in carcere quando il suo amico dottor Falke gli porta un invito per la festa che il principe Orlofsky darà la sera stessa. Eisenstein non ha dubbi: prima la festa e poi a costituirsi. Rosalinde, sua moglie, rimasta sola, riceve la visita del suo spasimante Alfred che però viene scambiato per il padrone di casa e quindi portato in carcere al suo posto. Ma questo non sarà l'unico scambio di persona, poiché la festa a casa Orlofsky sarà ricca di qui pro quo preparati ad arte dal dottor Falke, che vuole così vendicarsi di una burla fattagli da Eisenstein quando lo lasciò in strada a passare la notte solo, ubriaco e vestito da Pipistrello. Alla festa arrivano così Adele, la cameriera di Eisenstein, il direttore delle carceri, convinto di avere messo in galera Eisenstein e naturalmente Rosalinde, la moglie di Eisenstein. Quest'ultimo sotto falso nome e Rosalinde, mascherata da contessa ungherese, si incontrano. Lui non la riconosce e comincia a corteggiarla donandole anche un bellissimo orologio. Ebbri e felici tutti bevono e cantano. All'alba Eisenstein va a costituirsi, ma in prigione il buffo carceriere lo informa che c'è già un Eisenstein in galera. Eisenstein cerca di capire e quando apprende della "visita" di Alfred a sua moglie si infuria, ma Rosalinde ha buon gioco mostrandogli l'orologio donato da lui alla presunta contessa ungherese. Alla fine dunque riappacificazioni e risate. I biglietti per gli spettacoli fuori abbonamento sono in vendita alla biglietteria del Teatro Comunale (viale Mazzini 39, Vicenza - tel. 0444.324442 [email protected] aperta dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 18.30, martedì, mercoledì e giovedì anche il mattino dalle 10.30 alle 13.00), sul sito del Teatro Comunale www.tcvi.it, e in tutte le filiali della Banca Popolare di Vicenza. Per conoscere tutto sulle numerose promozioni, per l'acquisto di biglietti a prezzo ridotto e i last minute, visitare i sito www.tcvi.it
I prezzi dei biglietti per l'operetta "Il pipistrello" in scena domenica 3 febbraio alle ore 17.00 sono: 25,00 euro (intero), 20,00 euro (ridotto over 60), 15,00 euro (ridotto under 30);


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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