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Spaccio in Viale Milano: 5 arresti. E la Polizia sequestra un etto di eroina "mortale"

Di Pietro Rossi Venerdi 20 Novembre 2015 alle 13:40 | 0 commenti

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"Jungle 2" è il nome dell'operazione della Polizia di Stato, iniziata a maggio 2005 e conclusasi oggi, che ha portato allo smantellamento di una banda di spacciatori che operava in zona Viale Milano-Campo Marzo. Cinque arrestati, un italiana e quattro tunisini (due di loro considerati i vertici della banda), sequestrato un chilogrammo di hascis e un etto di eroina. E proprio sull'eroina l'esame di laboratorio ha segnalato l'alta pericolosità della sostanza.

L'esame tossicologico effettuato dalla Polizia ha infatti rivelato la presenza del principio attivo 6/acetil- morfina in forma rilevante. Un principio attivo ritrovato negli ultimi mesi su cadaveri di morti di overdose in Italia del nord e considerato molto pericoloso per la salute degli acquirenti. Assieme all'eroina sono stati sequestrati 659 euro in contanti e un kg di hascisc.
Non è la prima volta che questi stessi spacciatori vengono "beccati". Non per niente l'operazione è stata chiamata "Jungle 2", dal nome in codice "Jungle" della prima operazione della Mobile che li riguardava, risalente al 2014. Nonostante fossero stati rinviati a giudizio e clandestini - ma solo due di loro possono essere soggetti a espulsione in quanto uno è sposato con un italiana e l'altro ha la moglie incinta - i soggetti hanno proseguito l'attività di spaccio. Un'attività che veniva svolta anche attraverso il reclutamento, per il micro-spaccio, di ragazze italiane tossicodipendenti. L'operazione si è conclusa con l'arresto di cinque tunisini e una denuncia a piede libero, mentre un sesto spacciatore risulta latitante ed è tuttora ricercato.

Leggi tutti gli articoli su: campo marzo, Droga, Polizia di Stato, eroina, Jungle 2

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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