Sovizzo, "sono l'incaricato di Acque Vicentine: truffa ad anziana, ma poteva andarle peggio
Mercoledi 11 Gennaio 2012 alle 00:26 | non commentabile
Un uomo robusto, tra i 45 e i 50 anni, italiano ma senza particolari inflessioni nella parlata, coi capelli ricci e scuri, e con gli occhiali a montatura spessa, vestito con un giubbotto nero e un paio di jeans marroni. E' ciò che ricorda la 76enne di orgine tedesca ma residente a Sovizzo da anni, vittima questa mattina di una truffa da parte di uno sconosciuto che si è presentato alla sua porta, nell'abitazione sita in via San Pietro, qualificandosi come incaricato di Acque Vicentine.
L'estraneo ha insistito, tanto da convincere la donna ad aprire l'uscio, nonosante in passato non si sia mai fidata a dare confidenza agli estranei. Una volta all'interno il nuovo arrivato le ha chiesto di compilare dei moduli, sollecitandola al pagamento anticipato di una fattura da 95 euro, per controlli non meglio precisati utili a favorire successivi lavori degli operai agli impianti della zona. L'anziana non aveva con sé grosse somme e quindi gli ha consegnato un "anticipo" di 70 euro. Non contento il malintenzionato l'ha quindi invitata ad aprire e chiudere a intermittenza i diversi rubinetti delle stanze della casa. Distraendo in questo modo la vittima, il truffatore è riuscito a introdursi nella camera da letto, svuotandone il portagioie di preziosi del valore stimato attorno ai 2000 euro. L'uomo si è poi allontanato con una scusa, facendo perdere le proprie tracce. Indagini in corso da parte dei carabinieri di Valdagno. Scossa ma anche sollevata, si dirà in seguito la vittima, di essere stata per lungo tempo alla mercè di un malintenzionato uscendone senza conseguenze fisiche, nonostante ciò che si legge tutti i giorni sulle pagine dei giornali.