Sorrentino si candida sindaco "per una città che si muove": non ho scheletri negli armadi
Sabato 12 Gennaio 2013 alle 12:08 | 2 commenti
Valerio Sorrentino, già vice sindaco con Hüllweck e tra i fondatori del Pdl locale, vede un partito frammentato in troppe fazioni e di fatto disinteressato alla competizione locale in cui Variati è dato per sicuro vincitore e lancia, quindi, mentre scriviamo, la sua candidatura a sindaco mentre «tutti aspettano la soluzione dall'alto della professoressa Manuela Dal Lago» (qui l'intervista video, ndr).
Se Dal Lago si candiderà vedrà e valuterà ma non «accetto candidature amorfe in attesa del 2018 quando Variati si dovrà fare da parte. Sono amico di Cicero ma  non può essere lui il candidato credibile e unitario visto che lui ha appoggiato anche Variati».
Ma Valerio Sorrentino non vuol fare l'attendista e allora ecco nel simbolo della lista "Sorrentino sindaco, per una città che si muove" la figura di un maratoneta: «molti sanno che io corro per passione e io dico che bisogna non fermarsi per calcoli di vantaggi personali e, magari, di prebende parlamentari. Ma bisogna cominciare a correre per la sicurezza, per esaltare la bellezza della città , per renderla più vivibile per i cittadini e desiderata dai turisti».
Sorrentino dice che «non si possono risolvere i macro problemi della sicurezza solo con interventi sporadici e ad effetto, ma con la presenza nei parchi non solo di polizia e carabinieri ma anche di custodi e frequentatori. Non ci si può, poi, accontentare della sia pur riuscita mostra nella Basilica che, però, Variati si è ritrovato per il lavoro della giunta precedente. Perchè quella mostra ha portato a guadagni diretti solo per Linea d'ombra che l'ha organizzata senza dare un euro, che sia un euro, all'amministrazione».
E poi Sorrentino aggiunge: «focalizziamoci sui punti di forza di questa città che ha uno dei centri più belli d'Italia e che esprime, lo dico da sportivo, anche tante trascurate eccellenze nello sport. E basta con le polemiche fratricide di chi nel Pdl, che rimane, aspetta non si sa cosa. O lo si sa ... Perchè non correre avvantaggia solo Variati, non la città . Io ho il coraggio di metterci la faccia. Con le carte in regola. Anche perchè, a differenza di altri, non ho mai vissuto e non vivo di politica».
A buon intenditor poche parole, sembrerebbe sottintendere l'avvocato che pensa solo alle amministrative, in cui «molti amici del Pdl e non solo mi voteranno perchè a differenza di altri sono sempre stato chiaro ma non ho ne mici personali».
A sottolineare la sua attenzione su Vicenza, dove vive dal 1975, il candidato sindaco, nato 51 anni fa a Siena, vissuto dodici anni a Napoli, di madre trentina e austriaca, alle politiche voterà , al momento attuale, per Giannino senza, però, spendersi in «una tornata elettorale che lascerà le cose come stanno».Â
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