Quotidiano | Categorie: Ambiente

Sono italiane le prime Animals Farm: riedizione de Il Sileno

Di Italo Francesco Baldo Domenica 15 Luglio 2018 alle 16:00 | 0 commenti

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La Casa Editrice “Il Sileno” di Vicenza (via Giolitti, 6) ha ristampato con uno studio le prime Animals Farm che precedono di 25 anni l’edizione di quella di George Orwell. Le due  “fattorie degli animali” che vedono gli abitanti ribellarsi al padrone  furono edite a fumetti, una con gli autori Flick e Flock, mentre la seconda con , insigne disegnatore. La fama ha consolidato nel corso degli anni il testo di George Orwell La fattoria degli animali, edito nel 1945, ma concepito a partire dal 1937 durante la permanenza dello scrittore in Ispagna, dove vide il modo “stalinista” di concepire, in quelle circostanze, la politica da parte del Partido Comunista de España.

Ma La fattoria degli animali ha dei precedenti, due  ben due testi prodotti e pubblicati in Italia nel 1920 e nel 1921. Il primo Lo sciopero delle bestie di Flik e Flok; il secondo opera di , Lo sciopero delle bestie da soma. I due testi possono essere accostati a quanto immaginato dallo scrittore inglese, per tema e protagonisti ed hanno come sfondo il problema sociale, la condizione operaia e la necessità di porvi rimedio; in Orwell questo è più accentuato perché egli critica duramente il cosiddetto “socialismo” realizzato nell’Unione delle Repubblica Socialiste Sovietiche (URSS). Gli autori hanno come riferimento comune il socialismo/la socialdemocrazia, e nella diversità hanno affinità per tema e personaggi anche se hanno finali diversi.

Non abbiamo “prove” che G. Orwell conoscesse le due pubblicazioni italiane di cui, come diremo, non vi è traccia in biblioteche inglesi e, a dire il vero, della prima nemmeno in quelle italiane. Sarebbe bello anche ipotizzare che quel “miliziano italiano”, incontrato nella caserma Lenin di Barcellona, ma considerato un illetterato, gliene avesse parlato, ma  difficilmente poteva conoscere i testi di cui parliamo e se lo avesse fatto certo Orwell ce lo avrebbe comunicato, pensiamo.

Lo sciopero delle bestie è pubblicazione piuttosto rara anche all’epoca e la seconda Lo sciopero delle bestie da soma, apparsa su una piccola rivista per ragazzi, “Cuore – Giornale illustrato per Ragazzi”, Società Editrice “Avanti”, diretto da Giuseppe Invernizzi  difficilmente poteva avere diffusione all’estero, ma le vie della conoscenza sono infinite e ci piace anche legittimamente supporre che almeno qualche informazione sia stata recepita dallo scrittore inglese e abbia costituito “idea” per la Animal Farm...

La riedizione delle due italiane “fattorie degli animali” è accompagnata da un saggio sull’anti-utopia di George Orwell che con i suoi scritti ha ben delineato una critica al totalitarismo con temi che successivamente saranno sviluppati da Hanna Arendt ne Le origini del totalitarismo.

Il volume è richiedibile alla casa editrice o telefonicamente al 3280973720.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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