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Solo 10' per il Lane, il resto è Lanciano: 0 - 2. E si rifà nera con neo acquisti desaparecidos

Di Alberto Belloni Sabato 6 Febbraio 2016 alle 20:40 | 0 commenti

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Per la gara con il Lanciano, Marino preferisce andare sull'usato sicuro: colma la lacuna a centro difesa spostando Sampirisi, promuove a titolare Signori e lascia in panca Ligi, nonché tutti gli altri nuovi acquisti, nei quali va contato pure il redivivo Pozzi. Biancorossi che partono a mille e dopo 10 secondi il Vicenza rischia di andare in gol su un'azione di Bellomo sulla sinistra e cross teso per Raicevic, che non riesce a concludere.

Ma al 4' rischia grosso il Lane quando va via in contropiede Marilungo e ci vuole un recupero da Speedy Gonzales di Sampirisi per evitare che l'accante tiri in solitaria. Al 15' altro pericolo terribile per il Vicenza: un cross basso di Vitale dalla destra supera l'intera difesa e arriva Di Francesco che fortunatamente alza sulla traversa.Al 17' Vigorito, infortunato in precedenza su un rinvio, lascia il posto a Benussi. Al 25' ancora brividi in area berica e Brighenti deve intervenire alla disperata sul tiro Ferrari, che poco dopo si fa ammonire reclamando un rigore che non c'è. Più Lanciano che Vicenza nella prima mezzora: gli abruzzesi corrono molto mentre gli uomini di Marino sembrano sulle gambe. A tempo scaduto ci prova Moretti su punizione da 25 metri ma il suo bolide viene deviato in calcio d'angolo. Fischio del signor Rapuano che manda all'intervallo un Vicenza decisamente in ombra in questi primi 45', nei quali Brighenti & C., dopo un avvio incoraggiante, hanno purtroppo lasciato il pallino del gioco all'undici ospite.
Nessun cambio alla ripresa del gioco. E al 51' il primo pateracchio: Bellomo, cercando un inutile virtuosismo, perde scioccamente una palla a centrocampo e libera Di Francesco che slalomeggia come Thoeni nella difesa biancorossa e poi batte imparabilmente il portiere. L'allenatore cerca di correre ai ripari e fa entrare Ebagua per lo spento Vita. Ma sfiora ancora il gol il Lanciano al 59' quando il tiro calibrato di Vitale fa la barba al palo sinistro di Benussi. Ed ecco il 63', quando Moretti cade a terra alla maniera di "Mai dire gol"; ne approfitta Ferrari per il facile raddoppio abruzzese. Poi l'ennesimo arruolato in infermeria: è il 68' quando chiede il cambio anche Brighenti; entra Ligi che di lì a poco quasi combina l'ennesimo pasticcio biancorosso, ma stavolta va di lusso.
Al 71' su un'irregolarità del portiere Cragno l'arbitro perde la trebisonda: il portiere, per perdere tempo, ributta in campo un secondo pallone: sarebbe da cartellino giallo ma il direttore di gara inventa una palla a due. Al 74' è ancora Ferrari a rendersi insidioso con un tiro a rientrare che Benussi devia alla grande in corner. Al 78' ci prova Signori e sul tiro rimpallato la sfera arriva a Raicevic che in ottima posizione tira addosso al portiere. Altra occasionissima un minuto più tardi: su un traversone dalla sinistra, invito per Giacomelli sul fronte opposto, palla rimessa al centro sui piedi di Laverone che butta al vento la ghiottissima chance, quasi a porta vuota. Già in zona recupero, resta da annotare un tentativo a lato di Ebagua e una botta di Bellomo deviata sul fondo. Non succede altro di importante e lo stadio saluta la sconfitta con una bordata di fischi. Brutto scivolone casalingo, reso ancora più cocente dal fatto che il risultato è meritatissimo per il Lanciano, messo meglio in campo, più attento, reattivo e che ha mostrato grande condizione atletica nonchè grinta continua. Favorito in questo, ovviamente, da un Lane piccolo piccolo, apparso povero di idee, molle e sempre secondo sulla palla. E che ora si trova appena ad un punto sopra la zona play out, con l'incombente partita in casa del lanciatissimo Pescara. Auguri di cuore, vecchio Lane!

VICENZA - VIRTUS LANCIANO 0-2 (p.t. 0.0)
Marcatori: 51′ Di Francesco (VL), 63′ Ferrari (VL)
Vicenza (4-3-3): Vigorito (17′ Benussi), Laverone, Brighenti, Sampirisi, D'Elia; Bellomo, Moretti, Signori; Vita (54′ Ebagua), Raicevic, Giacomelli. All.: Marino
Virtus Lanciano (4-4-2): Cragno, Aquilanti, Amenta, Rigione, Di Matteo; Vastola (78′ Milinkovic), Vitale, Rocca (61′ Giandonato), Di Francesco (85′ Ze Eduardo) Marilungo, Ferrari. All: Maragliulo
Arbitro: Rapuano di Rimini.
Note: Calci d'angolo: 10-9 . Ammoniti: Ferrari , Vitale, Cragno, Vastola, Di Matteo (VL), Giacomelli (V) . Recuperi: 2′ pt, 4′ st. Spett.: 6.000 circa


LE PAGELLINE
SI SALVANO SOLO BENUSSI, SAMPIRISI E SIGNORI. DISASTROSI BELLOMO, MORETTI, VITA, RAICEVIC, GIACOMELLI E... MARINO.
Vigorito n.g.: un passaggio troppo breve per valutarlo
Benussi 6: un ottimo intervento nel secondo tempo su Ferrari. Per il resto nessuna sbavatura di rilievo. Unico neo: il tempo incommensurabile per rimettere in gioco la palla. E quando si perde...
Laverone 5: sembra la copia sfocata del giocatore che eravamo abituati a conoscere. Corre moltissimo ma quasi sempre senza alcun costrutto e senza mettere in mezzo i suoi proverbiali traversoni. Un elemento da recuperare al più presto o saranno guai.
Sampirisi 6,5: un buon primo tempo, nel quale disinnesca Ferrari e si fa notare per un salvataggio miracoloso in recupero. Cala un po' nella ripresa, nella quale ha qualche sbandamento ma nel complesso non è certo a lui che chiesto conto per la Waterloo calcistica.
Brighenti 5,5: anche il grande Nicolò incappa in una giornata opaca, nella quale non è il solito sicuro francobollatore ed anzi appare qualche volta incerto . Poi si fa male al ginocchio, speriamo solo che non sia nulla di grave.
D'Elia 5,5: sulla sua fascia zero pericoli per gli ospiti: c'entra la scarsa giornata del suo compagno offensivo ma anche Sasà ci mette del suo con una prestazione anonima e senza coraggio. Dalla parte sinistra, encefalogramma quasi piatto.
Bellomo 4,5: sembra paesato in campo e incapace di capire ciò che vuole il mister. Ci si aspetta il lampo di genio che non arriva e al contrario incappa in un errore gravissimo nel quale vuole fare il fenomeno e invece lancia in gol gli avversari. Aspettando di capire di che tipo di pesce si tratti...
Moretti 4,5: illude nel primissima parte del tempo, poi via via smarrisce lucidità: sbaglia troppi passaggi elementari, non imbrocca un tiro che sia uno, non riesce a verticalizzare il gioco come servirebbe alla squadra, vista la scarsa verve degli esterni d'attacco. E pure lui regala un gol agli abruzzesi.
Signori 6,5: per lui 45' sontuosi, fatti di grinta, gamba e inserimenti efficaci. Nella ripresa perde brillantezza e si accontenta del lavoro di routine, ma l'esordio è decisamente positivo e non fa rimpiangere Cinelli.
Vita 4,5: dispiace per Alessio ma la sua gara è proprio da dimenticare. Non salta mai l'uomo e sbatte invariabilmente contro il muro del Lanciano. Esce nella ripresa senza lasciare rimpianti.
Raicevic 4,5: stavolta è corresponsabile della sconfitta. L'uomo mercato non brilla, perde tutti i contrasti di testa e sbaglia due reti che gridano vendetta al cospetto del Cielo. Speriamo sia solo una pausa dopo un periodo stellare...
Giacomelli 4,5: la peggiore partita di quest'anno. Irriconoscibile, non sfonda sulla sua fascia di competenza e non lascia nulla di importante sul taccuino del cronista. Andava probabilmente sostituito per non esporlo alla brutta figura, ma gli infortuni non l'hanno consentito.
Ligi n.g.: entra nel marasma e ci mette anche del suo nel creare marasma, ma merita quanto meno un giudizio su una partita intera.
Ebagua 5: si sperava che il suo ingresso portasse peso e pericolosità alla prima linea del Lane. Invece, una volta in campo, non ha aggiunto nulla di nulla. Deve ancora dimostrare quel che vale come bomber.
Mister Marino 4,5: le sue scelte iniziali non pagano. Al Menti, il tecnico opposto vince il confronto in tutte le zone di campo. I giocatori che sceglie girano per il campo a vuoto, senza ordine e soprattutto senza cattiveria, come se avessero sottostimato il Lanciano. E questa ovviamente è anche una sua responsabilità... Uscendo dallo stadio, alcuni tifosi cantavano con irrisione: "Marino, portaci in Europa". L'allenatore deve riuscire in fretta a ritrovare squadra e gioco, altrimenti potrebbe dire addio anche alla fiducia del pubblico. Una domanda, senza veleno ma solo come ipotesi: possibile che come modulo ci sia solo il 4/3/3, che ormai gli avversari conoscono a menadito?
LE INTERVISTE DEL DOPOGARA
Mister Maragliulo: " Non era facile vincere dopo un esonero in panchina e venendo da una prestazione negativa. La partita è stata equilibrata ma forse dentro di noi c'erano motivazioni più forti. A me non è sembrato un Vicenza piccolo piccolo: qualche occasione ce l'ha avuta. Noi abbiamo cominciato male i due tempi ma anche in quei frangenti la squadra non ha mollato. Devo essere sincero: nel secondo tempo temevo il loro ritorno ma invece siamo riusciti a controllare il gioco, poi siamo andati al secondo gol e a quel punto la partita è finita."
Marino: "E' evidente che non c'è stato niente di positivo, dalla prestazione incolore agli infortuni che ci hanno condizionato. La colpa dell'allanatore è non aver visto in settimana il calo di tensione. Forse i ragazzi pensavano che sarebbe stata una partita agevole e anche io francamente non mi aspettavo il Lanciano riuscisse ad essere così concentrato dopo una settimana difficile. Dopo i primi 10' purtroppo noi siamo spariti e questo è inaccettabile. C'è da preoccuparsi, perchè non abbiamo messo niente in campo e loro sono sempre arrivati primi sulla palla. Questa sconfitta deve farci riflettere, perchè per far strada bisogna avere fame e agonismo. Se noi pensiamo di essere più bravi degli altri abbiamo sbagliato. Siamo mancati in tutto, dal fraseggio al possesso palla Oggi non ho sicuramente visto la squadra che volevo vedere. La squadra a gennaio, pur con fasi positive non riesce ad avere continuità. Ammetto di essere molto deluso per quello che abbiamo fatto vedere alla gente. Personalmente, non so se sono in discussione come allenatore: io penso solo a lavorare."

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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