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Solidarietà di D'Angelo e della Filt Cgil Vicenza a Cremaschi: Camusso si dimetta

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 15 Febbraio 2014 alle 19:46 | 0 commenti

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Massimo D'Angelo, Coordinatore Provinciale del documento di minoranza  “Il sindacato è un'altra cosa”  -  La Filt CGIL di Vicenza, che ha condiviso il documento congressuale “Il sindacato è un'altra cosa” e che sta avendo un enorme successo di consensi e di partecipazione al voto, raggiungendo ad oggi il 93 per cento di adesioni, esprime solidarietà a Giorgio Cremaschi primo firmatario del documento ed ad altri compagni che stanno subendo anche aggressioni fisiche da parte di coloro che a tutti i costi vogliono difendere l'idea della maggioranza, escludendo in tutti i modi il dissenso interno.

Una CGIL che si mostra debole all'esterno e forte e autoritaria all'interno. La Filt CGIL di Vicenza invita lavoratori, sindacati e partiti ad esprimersi e lancia un appello alla Camera del lavoro di Vicenza ad esprimersi su questa triste storia. Inviato da iPhone

 

“Camusso si dimetta”

Condanniamo la gravissima aggressione subita dal compagno Giorgio Cremaschi e da altre compagne e compagni aderenti al documento congressuale "Il sindacato è un'altra cosa" a Milano, nel corso di un'assemblea Cgil con la presenza di Susanna Camusso. L'assemblea era già di per sé un fatto inusuale, in quanto erano convocate solo categorie con i gruppi dirigenti favorevoli all'accordo del 10 gennaio ed esclusa la FIOM, che aveva protestato pubblicamente.

Un gruppo di compagne e compagni aderenti al documento alternativo, tra cui delegati delle categorie formalmente presenti in assemblea, e Giorgio Cremaschi - primo firmatario del documento - si è quindi presentato all'incontro. Lo scopo era distribuire un volantino contro l'intesa sulla rappresentanza, che ricordava la singolare coincidenza tra l'assemblea per il sì al testo unico sulla rappresentanza ed il 14 febbraio 1984, giorno del Decreto Craxi per il taglio alla Scala Mobile dei salari. Inoltre si volevano esercitare i diritti della minoranza con un intervento nell'assemblea.

I compagni indossavano anche cartelli con il no all'accordo. Il primo problema con il servizio d'ordine è sorto in quanto si voleva impedire ai compagni, che ne avevano pieno diritto, di accedere all'assemblea. Già lì il servizio d'ordine ha esercitato pesanti pressioni. Alla fine ai delegati è stato concesso di entrare purché lasciassero i cartelli. Solo Cremaschi ha potuto conservare il cartello che diceva no all'accordo. Una volta in sala, i nostri compagni hanno seguito in assoluto silenzio la relazione. All'apertura del dibattito Nico Vox, delegato della funzione pubblica, ha chiesto di poter intervenire come unico intervento di dissenso tra i tanti già programmati. Subito, tutto il gruppo di delegati dissenzienti è stato circondato dal servizio d'ordine che impediva a Nico Vox di avvicinarsi alla presidenza. Susanna Camusso si avvicinava al gruppo e anche a lei veniva rivolta la richiesta che Nico potesse parlare, senza ricevere risposta. Si rispondeva invece dal palco dicendo che si poteva parlare in altre sedi. Alle proteste del gruppo di delegati seguiva una violentissima aggressione da parte del servizio d'ordine. I compagni venivano brutalmente spintonati, insultati minacciati. Giorgio Cremaschi veniva gettato nelle scale e solo per fortuna non ha riportato danni mentre Nico Vox doveva ricorrere all'ospedale.

Quello avvenuto è un atto senza precedenti nella vita della Cgil, dove i più aspri dissensi non sono mai stati affrontati con la violenza fisica e le minacce personali. Il senso profondamente antidemocratico dell'accordo sulla rappresentanza inquina già tutta la vita interna della CGIL, ma è evidente che qui si è passato il segno.

L'esecutivo nazionale de "Il sindacato è un'altra cosa" esprime piena condivisione e solidarietà verso i compagni Giorgio Cremaschi, Nico Vox e verso tutti gli aggrediti. I compagni colpiti verranno tutelati in tutte le sedi, ma è chiaro che la responsabilità politica della segretaria generale della Cgil è enorme.

Al direttivo della Cgil convocato per il 26 febbraio verrà presentata una mozione di sfiducia verso Susanna Camusso che si è rivelata incapace di tutelare i diritti e le libertà degli iscritti alla Cgil e per questo deve dimettersi.

*Il sindacato è un'altra cosa


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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