Solidarietà del Prc alla Fondazione Baschirotto e a tutti gli ammalati di malattie rare
Mercoledi 22 Gennaio 2014 alle 11:39 | 0 commenti
Antonella Zarantonello PRC di Vicenza - Tutta la nostra solidarietà agli ammalati e alla Fondazione di Mauro e Anna Baschirotto di Costozza di Longare, che in questi giorni si è vista negare dalla Regione Veneto, la convenzione per la sperimentazione e la ricerca sulle malattie rare.
Abbiamo conosciuto i coniugi Baschirotto a un importante convegno sulle malattie non ancora riconosciute ad Arzignano e dopo aver sentito cosa stanno facendo per chi è soggetto a malattie rare, speravamo che le loro ricerche fossero sostenute dalla Regione Veneto. Grazie al mancato contributo regionale potranno continuare a curarsi solo coloro che saranno in grado di pagare le costose cure, come del resto sta accadendo a tutta la sanità nella nostra Regione. Di pubblico rimane poco, se leggiamo attentamente le schede ospedaliere ci rendiamo conto di quanto dovremmo in futuro pagare per curarci.
La Regione Veneto ha riconosciuto la MCS (sensibilità multipla chimica) come malattia circa un anno fa ma da quel giorno nulla è stato fatto per gli ammalati che ancora oggi rischiano ogni giorno la loro vita in quanto non hanno un pronto soccorso capace di ospitarli in caso di un incidente o di un’urgenza per cui venire ricoverati ad esempio operati per un’appendicite è impossibile, o come è capitato nel mese di Dicembre a Cinzia Pegoraro di Caldogno di non potersi curare per un mal di denti. Approfittiamo per rispondere alla dottoressa Morello che Cinzia non si è fatta poi curare a Padova, ma è andata da un dentista privato in quanto non si era sentita di prendersi lei tutta la responsabilità se le fosse successo qualcosa con l’anestesia e con l’operazione di estrazione del dente ammalato.
Ci chiediamo come possano i nostri dirigenti regionali definire la sanità veneta all’avanguardia se la Regione oltre a non stanziare fondi per la MCS, non riconosce ancora la Fibromialgia e la Stanchezza Cronica, tutte malattie gravi che rendono con il tempo, l’ammalato disabile.
La causa che provoca la Sensibilità Chimica Multipla (MCS) è l’inquinamento da sostanze chimiche che rende la vita di queste persone quasi impossibile poiché costretti a chiudersi in casa o frequentare luoghi non contaminati da profumi o detersivi e altri agenti chimici. La MCS non è soltanto una malattia che colpisce pochi sfortunati, ma è una spada di Damocle che incombe in tutti noi. La continua industrializzazione dal dopoguerra ad oggi, ha provocato un lento, ma progressivo aumento di queste patologie, anche in Veneto. Una sfida alle industrie chimiche, simile a quella che il cancro ha storicamente portato prima all’industria del tabacco, e poi a quella delle carni e del latte. Tutte queste industrie hanno portato i loro prodotti infidi sul mercato, li hanno imposti alla massa, li hanno inseriti nella nomenclatura, negli spot, nelle abitudini, nei modi di vita della popolazione, prima ancora che la loro sicurezza venisse accertata. Ogni qualvolta un ricercatore ed uno scienziato oppure un medico, hanno cercato di fare obiezioni, di ammonire sui pericoli delle sigarette, dei collutori, dei fluoruri, delle creme, delle amuchine, dei farmaci, degli integratori, dei vaccini, dei pesticidi, dei diserbanti, dei fertilizzanti, delle plastiche, delle lattine, dei forni a micro-onde, dei cibi e delle bevande innaturali, si sono visti sbattere la porta in faccia, e si sono ritrovati in tasca non un elogio per le loro ricerche, ma una chiara lettera di licenziamento.
Cinzia sta pagando per tutto questo e con lei molti altri e come possiamo togliere anche le loro poche speranze non finanziando un centro che potrebbe essere la loro salvezza? Chiediamo a Zaia di rinunciare alla Pedemontana, di rinunciare alla costruzione di opere e ospedali inutili e di finanziare invece la sanità pubblica e la ricerca, e di dare a tutti gli ammalati le stesse opportunità di cura.
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