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Solidarietà con chi fa più fatica

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 30 Ottobre 2009 alle 19:29 | non commentabile

Caritas Diocesana Vicentina

SOLIDARIETÀ CON CHI FA PIÙ FATICA
DONANDO VIVERI ALLA CARITAS DIOCESANA

Il primo novembre, per il dodicesimo inverno, al ricovero notturno Caritas si dilata al massimo l'accoglienza per chi non ha casa


Vicenza, 30 ottobre 2009. Apre i battenti il primo di novembre per il dodicesimo inverno il ricovero notturno di Casa San Martino in contrà Torretti a Vicenza. Rimane aperto tutto l'anno, ma nei cinque mesi invernali dilata al massimo i criteri di accesso, il numero di letti a disposizione e il servizio pasti.
Come ogni anno, la Caritas cerca sia nuovi volontari per il servizio, che generi di prima necessità. Questi ultimi sono particolarmente urgenti, dato che saranno condivisi, tanto più saranno abbondanti, con le altre realtà Caritas che in diocesi sostengono, anche con la borsa spesa, le famiglie in difficoltà.
«Sono servizi che cercano ogni giorno di esprimere in modo tangibile la vicinanza della comunità cristiana alle più svariate forme di povertà e di sofferenza, tramite l'ascolto, l'aiuto concreto e l'ospitalità» spiega suor Celina Pozzan, vicedirettore della Caritas diocesana.
Come analizzava il nostro vescovo Cesare il 7 settembre scorso, all'apertura dell'anno pastorale, in questi mesi sempre più famiglie sono afflitte da fatiche e difficoltà materiali e morali. Le difficoltà derivanti dalla mancanza di lavoro investono tantissime famiglie e persone; gli immigrati si vedono costretti a far rientrare la famiglia nel Paese di origine e se rimangono disoccupati per più di sei mesi perdono il permesso di soggiorno; alcuni imprenditori rischiano la chiusura delle loro aziende per le crescenti difficoltà del credito e del mercato. Una dramma fortissimo per persone e per famiglie».
«La crisi - sottolinea ancora suor Celina - può però diventare un'opportunità se aiuta le nostre comunità ad interrogarsi seriamente sul proprio stile di vita, e poiché questa crisi ci mette tutti nella situazione di riflettere, ci impegna ad una maggiore sobrietà, ma anche ad un supplemento speciale di fraternità e solidarietà».


Le famiglie "provate"

Lo Sportello donna e famiglia della Caritas diocesana - dove giungono le situazioni familiari più complesse, quelle che vanno oltre le possibilità delle parrocchie - da gennaio a ottobre 2009 ha effettuato 1.755 colloqui, che 552 volte hanno portato ad attività di segretariato sociale. L'accompagnamento e l'ascolto 746 volte si è concretizzato anche nella consegna di borse della spesa e, 434 volte, in piccoli aiuti in denaro. Nel corso degli ultimi dieci mesi le "nuove" mamme con figli a carico che si sono rivolte allo sportello per la prima volta sono state 242, delle quali 46 italiane: un numero, questo, in preoccupante ascesa. Un dato infine evidenzia il crescere del disagio: quello dei 109 i colloqui effettuati ad agosto 2009, contro i 79 dello stesso mese del 2008 (20 i nuovi casi, contro i 14 dell'agosto di un anno prima).













C'è bisogno di generi alimentari, soprattutto per famiglie e bambini

Per il ricovero e per le famiglie in difficoltà servono zucchero, scatolame (pelati, tonno, sgombro, fagioli, piselli), olio di semi e di oliva, riso, merendine, biscotti, fette biscottate, farina bianca e gialla, tè, camomilla, caffè, latte a lunga conservazione, uova, formaggio conservabile (sottovuoto), frutta e patate. Per i bambini c'è invece necessità di: omogeneizzati, pappe, pastine, latte in polvere (in particolare il n.2), biscotti da biberon o simili, pannolini misura n° 2 - 3 - 4 - 5. Infine sono particolarmente utili anche detersivi per lavare i panni e le stoviglie e prodotti per l'igiene personale della mamma e del bambino.


Le persone senza casa

Per quel che riguarda il ricovero notturno invernale, da fine ottobre 2008 a fine marzo 2009 sono state accolte 326 persone (54 italiani e 272 stranieri, sia donne che uomini).
Nella sua versione estiva, invece, dal 16 aprile al 31 ottobre 2009, il ricovero ha accolto 175 persone (34 italiani e 141 stranieri, mediamente 38 persone a notte, con una media di 43 pernottamenti per ospite).


I volontari: dono che sa fare miracoli

Sono stati 762 i volontari coinvolti nell'attività di accoglienza del ricovero invernale, oltre ai 954 che, a gruppi, hanno preparato e servito i pasti caldi la sera e la domenica. 419 invece i gruppi, le parrocchie, le ditte, gli enti e le famiglie donatori di alimenti, indumenti e coperte.
Per quel che riguarda il ricovero estivo, i volontari per l'accoglienza notturna sono stati 129 e altri 130 hanno garantito l'apertura domenicale. 36 sono invece i gruppi che hanno garantito i pasti, la sera e la domenica.
Si tratta di dati che confermano quanto questi servizi siano oggi quanto mai importanti e bisognosi di essere sostenuti dalle comunità cristiane e dalla società civile. La necessità di volontari che si alternano nel servizio è infatti considerevole e proprio per questo Caritas lancia un appello, a gruppi e singoli, perché prendano in considerazione la possibilità di prestare servizio al ricovero notturno.

I prossimi incontri di formazione per i nuovi volontari si terranno sabato 21 novembre e sabato 12 dicembre, dalle ore 15,00 alle ore 17,00 presso la sede della Caritas Diocesana Vicentina in contrà Torretti 38 a Vicenza. Chi fosse impossibilitato a partecipare potrà richiedere un colloquio individuale in segreteria o, solo per gruppi numerosi, direttamente nelle parrocchie, contattando la segreteria stessa al numero di telefono 0444-304986 (dal lunedì al sabato dalle 09.00 alle 12.30), oppure via e-mail, all'indirizzo [email protected].


UFFICIO STAMPA CARITAS VICENTINA

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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