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Social eating e Home restaurant, Confesercenti: molto social poco legal

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 2 Novembre 2015 alle 14:53 | 0 commenti

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Confesercenti Vicenza

In principio erano i guerrilla restaurant, ristoranti improvvisati, temporanei e itineranti. Cuochi amatoriali e non promuovevano la loro iniziativa grazie al passaparola e al tam-tam sui social. Il passaggio alle cucine di casa è stato breve. Sono nati così gli home restaurant, attività che si caratterizzano per la preparazione di pranzi e cene nelle abitazioni private con poche persone, trattate come ospiti personali però paganti. Il web è complice della loro diffusione con piattaforme dedicate, promuovendo questi eventi anche se poco rispettosi di igiene e norme.

Lo studio CST per Fiepet Confesercenti parla di più di 7mila cuochi social attivi in Italia a dicembre 2014, con un trend di ulteriore crescita nel 2015. Con le loro proposte sono presenti su tutto il territorio nazionale, ma Lombardia (16,9%), Lazio (13,3%) e Piemonte (11,8%) sono le regioni in cui il fenomeno appare maggiormente diffuso, nel mezzogiorno la Puglia è la regione più attiva ma il Veneto non è certo meno presente. Vicenza a tutti gli effetti rientra nei vari portali offrendo cene ed eventi dai 15 sino anche a oltre 40 euro, un costo decisamente meno economico di quanto ci si aspetterebbe.

86mila sono gli eventi social eating proposti nel 2014 con una percentuale di riuscita del 43,2%: oltre 37mila eventi andati a buon fine con 300mila partecipanti con in media una quota di partecipazione di 23,70 euro. Sulla base dei valori emersi dall’indagine, si stima che l’universo degli home restaurant in Italia abbia generato introiti pari a 7,2 milioni di euro. Il fenomeno rappresenta una forma di evasione totale e di concorrenza sleale. Mentre i pubblici esercizi regolari sono costretti ad adattarsi e ad aggiornarsi alle molte nuove normative, prima fra tutte quella dell’indicazione degli allergeni che ha causato non poche difficoltà, queste attività passano sopra a tutti gli obblighi igienici-sanitari oltre che a quelli economico-erariali.

“Il secondo trimestre del 2015 vede finalmente aumentare nuovamente le imprese della somministrazione, tra aprile e giugno si registrano 6.866 bar e ristoranti in più rispetto allo stesso periodo del 2014, per un +2%. Cresce anche il clima di fiducia dei consumatori 112,7 a settembre 2015 rispetto al 99,3 del 2014; cresce la fiducia delle imprese con un indice pari a 106,2 (settembre 2015) rispetto a 90,1. Si sta lentamente risalendo, ma il contesto che le aziende si trovano di fronte è ancora quello di grande abusivismo e di un incoerente permissivismo” commenta Vincenzo Tamborra  Presidente di Confesercenti Vicenza “Il rispetto o meno delle regole cui sono sottoposti gli operatori economici è uno degli elementi che qualificano il funzionamento dell’economia e ne determinano le capacità di sviluppo e la qualità. Mercati e imprese sono sottoposte a un eccesso di carico regolatorio - costi, burocrazia, peso amministrativo, normative - finiscono per subire effetti avversi quando un grande numero di operatori riesce a eludere tali regole per le vie della contraffazione e dell’abusivismo”.

L’On. Enzo Lattuca del PD ha predisposto un testo di risoluzione sull’attività di Home Restaurant che ha già depositato in X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera. La volontà è di ottenere provvedimento amministrativo che assicuri uniformità interpretativa su tutto il territorio nazionale, per prevedere un intervento normativo che regoli questa nuova tipologia di attività che rischia altrimenti di configurarsi anomala sul piano della concorrenza, della fiscalità e soprattutto della tutela della salute pubblica.

Il problema non è solo italiano, anzi, le principali piattaforme web arrivano da tutto il mondo Eatwith è una start up israeliana fondata nel 2011, oggi ha raggiunto una dimensione globale con proposte in oltre 160 città in tutto il mondo, Kitchenparty è attiva in oltre 600 città in tutto il mondo. Vizeat ha meno di due anni ed è già presente in 50 paesi e in Italia è attiva da gennaio 2015. Il web tutto italiano fa riferimento a Gnammo artefice di 7500 eventi in 1000 città, le Cesarine oramai attive da oltre 10 anni sono orami 400 cuoche private in 150 comuni, Milano “nasconde” uno dei club più noti Ma’ Hidden Kitchen Supper Club.  

Questa sorta di “area grigia” di abusivismo, dove si contano realtà totalmente illegali, tollerate a volte anche promosse dai media, o che godono di regimi agevolati (burocratici e fiscali) che gli consentono di beneficiare di vantaggi competitivi rispetto ai tradizionali esercizi commerciali e i pubblici esercizi, rappresentano una delle principali criticità che le imprese si trovano ad affrontare. E’ un fenomeno in pericolosa crescita, la concorrenza sleale si va poi a sommare alle problematiche legate alla difficile congiuntura economica con vitali perdite di fatturato e l’inevitabilità della riduzione di addetti e collaboratori. Dall’altra parte c’è l’aumento di lavoratori irregolari, il danno all’Erario pubblico che scende a cascata su tutti i cittadini.

Leggi tutti gli articoli su: Confesercenti, Vincenzo Tamborra

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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