Quotidiano |

Smart city, il confronto di oggi tra PA, Università e imprese al Cuoa

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 17 Dicembre 2013 alle 21:17 | 0 commenti

ArticleImage

Fondazione CUOA - Al tavolo Pubblica Amministrazione, Università e imprese. Obiettivo: creare un network tra i principali attori del fenomeno delle Smart City per fare sistema nell’uso delle nuove tecnologie a servizio dei cittadini, anche in vista delle opportunità offerte da Horizon 2020, il programma dell’EU per l'innovazione e la ricerca, che destina all’Italia circa 30 miliardi di euro nei prossimi sei anni.

L’occasione è stata il convegno “Smart City e Smart Community. Le tecnologie a servizio dei sogni e dei bisogni dei cittadini”, svoltosi oggi, martedì 17 dicembre 2013, ad Altavilla Vicentina (VI) e organizzato dal Forum ICT della Fondazione CUOA, in collaborazione con il gruppo AIM e grazie al sostegno di Hp Platinum Partner.

Per migliorare la qualità della vita in una società in rapida trasformazione, le città stanno modificando il proprio modo di considerare i servizi e il rapporto con i cittadini, grazie allo sviluppo di nuove tecnologie facilmente accessibili: una trasformazione “smart”, che ha alla base nuove forme di conoscenza e il ruolo di Università e centri di ricerca.

Davide Bennato dell’Università degli Studi di Catania e Federico Neresini dell’Università degli Studi di Padova hanno riflettuto sulla funzionalità della mole di dati informatici oggi a disposizione: «I big data sono l’energia delle Smart City e le infrastrutture ICT, come ad esempio la banda larga, rappresentano uno spazio informativo e d’interazione importante per i cittadini. Occorre, tuttavia, tenere ben presente che non sono i dati a rendere le città intelligenti; il plus d’intelligenza e utilità deriva invece dal modo in cui i dati vengono impiegati».

Da qui il ruolo fondamentale della Pubblica Amministrazione, che secondo  Gianni Dominici, Direttore Generale Forum PA, «è però spesso incapace di gestire la complessità sociale, perché adotta una logica bipolare che separa chi eroga il servizio pubblico da chi lo riceve in modo passivo. Le Smart City possono invece creare forme di cittadinanza attiva, coinvolgere i cittadini e il territorio quali portatori di conoscenze e competenze utili a risolvere le problematiche sociali».

Molte sono le opportunità per innovare, innalzare il livello dei servizi e della partecipazione dei cittadini e rendere le città più attraenti ed efficienti. Paolo Colla, Amministratore Unico di Gruppo AIM S.p.A, ha sottolineato che «non occorre fare grandi investimenti o avere grandi strategie; si tratta piuttosto di intervenire nelle attività ordinarie dei servizi pubblici locali, che hanno il compito di favorire la coesione e la crescita territoriale. Nel settore dei trasporti la città di Vicenza ha fatto consistenti passi in avanti nella graduatoria delle città “smart”, grazie a soluzioni semplici e utili, come ad esempio il servizio serale a chiamata degli autobus attraverso il cellulare». Esempio concreto ed efficiente di Smart City è anche Treviso, grazie al progetto TREVISiOn-Treviso Sm@rt City: «oggi c’è un grande distacco tra cittadini e politica e parlare di Smart City permette di diminuire questa distanza. Con questo spirito è nato il nostro progetto», ha dichiarato Michele Masè, Presidente Associazione TREVISiOn-Treviso Sm@rt City, il quale ha anche evidenziato che «per rendere le città intelligenti risulta fondamentale coinvolgere la popolazione e gli stakholder».

Gianluca Di Pasquale, Senior Advisor Between, ha toccato il tema scottante delle risorse a disposizione per finanziare progetti “smart”. «Occorre sempre più svincolarsi dai finanziamenti pubblici e trovare soluzioni autosufficienti o di partnership pubblico-privato. Tali risorse, tra l’altro, permettono alle Pubbliche Amministrazioni di intervenire nella spending review, migliorando ad esempio i servizi scolastici, grazie ad attività di crowfunding, o la mobilità cittadina (car-bike sharing, auto di condominio)». «Essere “smart” non è quindi un costo, ma un investimento», ha concluso Matteo Salin, del Forum ICT della Fondazione CUOA.

Dal 2011 il FORUM ICT CUOA è il luogo di scambio di idee ed esperienze tra soggetti coinvolti nella diffusione, nello sviluppo e nell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la crescita del sistema imprenditoriale. Aderiscono al Forum ICT oltre 60 aziende, associazioni, società di servizi, CLUB e Community, partecipando alle numerose iniziative realizzate con l’obiettivo di sostenere sempre di più il rapporto tra strategia aziendale, business e tecnologia.

Per informazioni: ForumI CT, Nicoletta Donadelli, tel. 0444 333748, [email protected] 

Leggi tutti gli articoli su: fondazione CUOA, Federico Neresini, smart city

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network