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Smantellata dalla GdF una rete di spaccio di droga nel vicentino: sequestrati 25 kg

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 28 Marzo 2014 alle 15:44 | 0 commenti

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Comando Provinciale Guardia di Finanza Vicenza - Nella serata del 26 marzo u.s., finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Vicenza hanno fatto irruzione in un paio di appartamenti di Padova, abitati da numerosi nigeriani. In uno dei due alloggi sono stati rinvenuti decine di panetti di marijuana, di diverso taglio (dal ½ kg ai 2 kg) per un peso complessivo di Kg. 25, pronti per essere venduti all’ingrosso, prevalentemente a connazionali prevenienti da diverse parti del Veneto, tra cui anche Vicenza.

Nel medesimo contesto venivano tratti in arresto, in flagranza di reato, S.U.O. di 32 anni dimorante a Vicenza, A.C.I. di anni 33 (colui che ha materialmente ceduto la droga al vicentino) e E.N. di anni 44 (che custodiva la droga nel suo appartamento) tutti nigeriani. Un ulteriore soggetto, E.P. di anni 36, sempre di nazionalità nigeriana, inizialmente sfuggito al blitz arrampicandosi sul tetto della palazzina (di quattro piani), è stato successivamente individuato e quindi catturato dopo un rocambolesco tentativo di fuga, anche calandosi lungo la parete dell’edificio utilizzando il tubo di scolo delle grondaie. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati anche un bilancino di precisione ed € 750 in contanti, oltre a una decina di telefoni cellulari e numerosissime schede SIM. Sono stati rinvenuti, inoltre, circa duecento confezionamenti in cellophane già utilizzati, ciascuno relativo a 2 kg di marijuana, che testimoniano uno smercio complessivo di kg. 400 di sostanza stupefacente.

Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza, dott. Paolo Pecori, attraverso una meticolosa ricostruzione e un attento monitoraggio dei movimenti di principali rifornitori di marijuana per gli spacciatori della piazza di Vicenza, hanno permesso di identificare, quindi, quello che può essere definito un deposito di smistamento della droga per tutto il Veneto, gestito da un gruppo di nigeriani.

Il servizio è stato intrapreso seguendo i movimenti del citato S.U.O. di 32 anni, che ha proceduto all’acquisto di una partita di oltre mezzo chilo di marijuana. A quel punto, i finanzieri della Sezione Mobile hanno deciso di intervenire bloccando il menzionato acquirente. Ne è seguita la perquisizione dei due appartamenti nelle disponibilità dell’organizzazione: uno utilizzato come deposito della droga, l’altro come luogo di cessione della medesima. Nel primo è stato rinvenuto l’ingente quantitativo di marijuana confezionata nel cellophane e pronta a soddisfare le diverse esigenze quantitative dei clienti. I 25 kg sequestrati avrebbero fruttato all’organizzazione criminale, dalla vendita all’ingrosso, circa 50mila euro, mentre sul mercato del dettaglio il valore della partita è di circa 125mila euro.

I soggetti tratti in arresto dalle fiamme gialle sono stati associati nel corso della notte alla Casa Circondariale di Padova.

I riscontri investigativi finora acquisiti permettono di affermare che spacciatori nigeriani operanti nelle zone centrali di Vicenza si rifornivano dal quel deposito di Padova almeno una decina di kg alla settimana.

Con l’operazione odierna è stato reciso un importante canale di rifornimento per gli spacciatori della medesima etnia che operano soprattutto nelle zone centrali del capoluogo berico.

La medesima indagine aveva già portato, lo scorso 22 febbraio, a fermare alle porte di Vicenza un cittadino nigeriano - A. K. di anni 24 - formalmente residente a Bari ma da diverso tempo domiciliato a Vicenza, che occultava nella propria auto 4,4 kg di marijuana appena ritirato a Padova dai medesimi fornitori oggetto dell’operazione della scorsa notte.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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