Silp (Lavoratori Polizia) e Cosentino domani con Cgil
Giovedi 24 Giugno 2010 alle 21:19 | 0 commenti
Silp Cgil, Salvatore Cosentino - Il SILP per la CGIL partecipa il 25 giugno 2010 alle iniziative promosse dalla CGIL di Vicenza in occasione dello Sciopero Generale
Il SILP (Sindacato Italiano lavoratori di Polizia) per la CGIL aderisce allo Sciopero Generale indetto per il giorno 25 giugno 2010 dalla CGIL e partecipa alle iniziative che si svolgeranno in ambito territoriale su tutto il territorio nazionale. La protesta organizzata dalla Confederazione arriva dopo il varo della 'manovra correttiva da parte del Governo, manovra che la CGIL ha più volte definito 'sbagliata e iniqua'.
Sbagliata perché non vi sono provvedimenti di sostegno all'occupazione, alla crescita e allo sviluppo. Iniqua, perché divide il paese caricando i costi della manovra sui lavoratori dipendenti, pubblici e privati, sulle Regioni, sugli Enti Locali e sui cittadini più esposti.
Risulta inoltre iniqua al Nord come al Sud dell'italia, tanto verso i giovani quanto verso i pensionati, sottraendo risorse alla parte più debole del Paese e gravando soprattutto sulle lavoratrici ed i lavoratori.
Il SILP per la CGIL si unisce pertanto alla protesta della CGIL esprimendo un sostanziale negativo giudizio per la manovra promossa dall'attuale governo che taglia le risorse destinate alla " sicurezza" e che produce effetti negativi nei confronti dei lavoratori dello specifico comparto.
Dichiarazione del segretario generale del Silp di Vicenza Salvatore Cosentino
"Questa manovra impone tagli "lineari" e indistinti del 10% alle spese per la sicurezza: in tutto 600milioni in tre anni che colpiscono Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Forestale, Polizia Ferroviaria e di Frontiera, Polizia Stradale, e così via. Questi tagli significano tagliare la legalità ovvero danneggiare l'infrastruttura immateriale più importante del Paese. Inoltre bisogna ricordare che nella Finanziaria del 2008 i fondi per le forze dell'ordine furono privati di un miliardo di euro.
Protestiamo anche contro il "Decreto Intercettazioni", "che porterà meno legalità e meno diritto all'informazione".
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