Sicurezza sul lavoro, Zanni (Cgil): lavorare insieme, ma c'è bisogno di buone leggi
Martedi 16 Luglio 2013 alle 14:16 | 0 commenti
Giampaolo Zanni, segreteria CGIL Vicenza - Rispetto al convegno su “La sicurezza partecipata: esperienze a confrontoâ€, svoltosi oggi presso Palazzo Bonin Longare, nell’ambito della Campagna europea 2012-2013 “Lavoriamo insieme per la prevenzione dei rischiâ€, desidero esprimere le seguenti considerazioni.
1- Sono anch’io molto convinto che su un tema tanto delicato, che riguarda la salute e la vita di milioni di persone che ogni giorno escono di casa per guadagnarsi da vivere andando al lavoro, riuscire a lavorare assieme, nel rispetto dei ruoli e delle prerogative di ciascun ente/istituzione/soggetto, sia la strada migliore per ottenere risultati concreti e duraturi.
Questa convinzione è supportata dai dati e anche da esperienze costruttive come quelle che oggi sono state presentate.
2- A questo proposito, in aggiunta alle esperienze positive citate (AFV Acciaierie Beltrame SPA, Sigma SRL, Smurfit Kappa Italia SPA e Telwin SPA) ritengo vada citata l’"Intesa per azioni coordinate tra CGIL CISL UIL e SPISAL della provincia di Vicenzaâ€, accordo di collaborazione per favorire azioni comuni in tema di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, sottoscritto il 2 agosto dello scorso anno.
Nell’ambito di questo accordo, nel corso dei mesi di maggio e giugno scorsi si sono tenuti quattro incontri: uno per ULSS tra SPISAL locali, CGIL CISL UIL provinciali, RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza) di CGIL CISL UIL delle aziende del territorio di ciascuna ULSS e RLST (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali) di CGIL CISL UIL.
Circa 170 persone in totale hanno partecipato a questi incontri che hanno avuto lo scopo di favorire una maggior conoscenza tra i vari soggetti, avviare un rapporto stabile tra RLS e SPISAL, analizzare alcuni dati sul tema, fare emergere le esperienze vissute dagli RLS, approfondire alcune recenti novità normative ed individuare le priorità per ulteriori momenti di confronto e di formazione per gli RLS.
3- Occorre nel contempo non dimenticare che le stragi e le tragedie sul lavoro accadute nel nostro paese e i dati relativi al numero di infortuni (in particolare quelli mortali) e al numero di malattie professionali che si verificano ogni anno in Italia, ed i relativi costi economici oltre a quelli personali, umani, famigliari e sociali, sono ancora estremamente gravi e preoccupanti.
Di qui l'importanza di avere buone leggi in materia, coerenti sistemi sanzionatori ed organi ispettivi, di polizia e giudiziari preparati ed efficienti, perché la sola buona volontà delle parti e le pur significative esperienze di azioni partecipative in tema di salute e sicurezza sicuramente indicano la strada da seguire, ma da sole non bastano.
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