Sicurezza, gruppo Centro Destra Veneto: "per evitare ancora violenze, le donne denuncianti devono subito essere tutelate dallo Stato"
Martedi 26 Settembre 2017 alle 19:00 | 0 commenti
"La differenza fra la vita e la morte di numerose donne perseguitate da stalker, spesso ex mariti, compagni o fidanzati, passa quasi sempre dagli uffici delle Procure. Sono i fatti di questi ultimi periodi, riportati sui quotidiani nazionali, che denunciano una situazione allarmante". È il commento, affidato ad una nota, dei Consiglieri regionali del gruppo Centro Destra Veneto - Autonomia e Libertà Stefano Casali, Fabiano Barbisan e Andrea Bassi.
"Purtroppo a fronte di numerosi omicidi avvenuti in questi mesi - spiegano i Consiglieri - emerge spesso dalle indagini che le vittime avevano più volte segnalato alle forze dell'ordine tali situazioni, come pedinamenti, continue chiamate e messaggi, ma senza esito di risposta. Le vittime di fatto sono state lasciate sole e l'omicidio è la tragica conseguenza di un silenzio assordante e preoccupante".
"Vorremmo vedere da parte dello Stato - continuano i Consiglieri - almeno sempre la stessa attenzione, se non lo stesso impegno e dispiegamento di forze, profuso per esempio nell'arresto a Lecco del persecutore della europarlamentare di Forza Italia per la quale ovviamente ci rallegriamo. E ci auguriamo altresì di non leggere mai più notizie come quella apparsa su ‘Il Mattino di Padova' di sabato 23 settembre, che ha riportato di un ulteriore fatto gravissimo accaduto all'interno di un centro di accoglienza di presunti profughi: alcune addette alle pulizie della struttura ubicata nella ex base di San Siro di Bagnoli, durante il servizio, sono state fatte oggetto di episodi di violenza sessuale, con palpeggiamenti, forme di esibizionismo e attenzioni molto pesanti, da parte di almeno cinque migranti. Le vittime, dopo aver informato la cooperativa Edeco gestore del centro, fornendo dettagli sui responsabili di tali atti incivili, si sono rivolte al sindacato. Le indagini sono arrivate al capolinea e, secondo il pubblico ministero, il sostituto procuratore Roberto Piccione, gli aggressori non risulterebbero identificabili".
"La situazione ha del paradossale - puntualizzano i Consiglieri di Centro Destra Veneto - come si legge sul giornale, nonostante le autorità avessero tutti gli elementi utili per identificare e punire i richiedenti asilo, non si è giunti al termine dell'indagine. Chiediamo pertanto un supplemento di impegno ed indagini visto che dev'essere chiaro chi sono i migranti a cui gli italiani pagano vitto ed alloggio".
"Visto quello che sta accadendo negli ultimi periodi - concludono - non ci dobbiamo stupire se dovessero succedere ulteriori nuove tragedie. Qui tutto è concesso e raramente i responsabili pagano per i reati che compiono. Auspichiamo che vengano identificati, processati e poi espulsi se risultassero essere clandestini. Ancora una volta, le misure di sicurezza pubblica ed il sistema d'accoglienza attuato dal Governo e dal Ministro degli Interni Marco Minniti fanno acqua da tutte le parti".
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