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"Si può fare!": rete veneta per sostenibilità, solidarietà e decrescita mirata

Di Edoardo Pepe Domenica 29 Novembre 2015 alle 20:51 | 0 commenti

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Presentata alla cittadinanza il 28 novembre presso il Dipartimento di Sociologia dell'Università di Padova l’iniziativa "Si può fare!", una rete tra amministrazioni comunali, associazioni, gruppi, cittadine e cittadini per la promozione di buone pratiche di sostenibilità ambientale e di solidarietà sociale nel territorio Veneto: “valorizzazione dei beni comuni e una decrescita mirata al miglioramento della qualità della vita”, è l’obiettivo dichiarato dai promotori.

Di seguito la presentazione ufficiale del progetto:

Sabato 28 nell’aula magna del dipartimento di Sociologia dell’Università di Padova è stata presentata la Carta d’intenti di Si può fare! Una rete tra amministrazioni comunali, associazioni, gruppi, cittadine e cittadini per la promozione di buone pratiche di sostenibilità ambientale e di solidarietà sociale nel territorio veneto. La rete nasce da un’idea semplice, ma impegnativa. Alla base della società è all’opera una galassia di gruppi, collettivi, associazioni della cittadinanza attiva che quotidianamente intraprendono esperienze di collaborazione, solidarietà, mutualità per far fronte alle innumerevoli esigenze personali, familiari e delle comunità locali. Gruppi di acquisto, banche del tempo, prestazioni volontarie, recupero e manutenzione del patrimonio demaniale, condivisione di beni, servizi e saperi, scambi economici non monetari. E molto altro ancora. D’altra parte le amministrazioni pubbliche locali più accorte hanno l’identico interesse di promuovere una società improntata sulla sostenibilità ecologica e sull’equità sociale. Anche il mondo della ricerca, della scuola e dell’università trova la propria ragion d’essere nell’elaborare percorsi di insegnamento, di sperimentazione e di innovazione capaci di muovere le persone verso un ben-essere profondo, responsabile, più umano e in armonia con la Terra, nostra “casa comune”.

In concreto, Si può fare! si propone di far conoscere le “buone pratiche” che la cittadinanza è riuscita ad attivare, valorizzandole e aiutandole a diffondersi. Allo stesso tempo Si può fare! vuole essere un supporto a quelle amministrazioni comunali che desiderano trovare sistemi di governance il più partecipati possibile.

Si può fare! si propone come una rete informale, leggerissima e apertissima, ispirata ai principi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso percorsi di condivisione delle pratiche della decrescita mirate al miglioramento della qualità della vita.

Concretamente la rete ha dato avvio ad alcuni gruppi di lavoro: per svolgere una ricognizione (censimento) attraverso contatti e interviste dirette delle buone pratiche esistenti nella regione; per la elaborazione di un “Kit” (manuale) rivolto alle amministratori locali per aiutarle a districarsi nella giungla della “legislazione vigente” che spesso impedisce di avviare esperienze virtuose di buona amministrazione; per la realizzazione di un seminario sulle forme della democrazia locale partecipata; per l’individuazione di un evento che possa coinvolgere in modo unitario tutte le realtà operanti in Veneto.

Hanno introdotto i lavori della giornata il prof. Ivano Spano dell’Università di Padova, che ha ospitato l’incontro, e il sindaco di Campolongo Maggiore Alessandro Campalto, capofila della rete. Hanno coordinato i lavori Paola Malgaretto, Martina Camarda, Luca Lazzarato. Sono intervenuti i rappresentanti delle associazioni e dei comuni presenti.

Fino ad ora hanno dichiarato il loro interesse al progetto sindaci o amministratori locali dei seguenti comuni: Bassano del Grappa (VI), Campolongo Maggiore(VE), Mogliano Veneto (TV), Cinto Caomaggiore (VE), Feltre (BL), Marano Vicentino (VI), Mira (VE), Ponte San Nicolò (PD), Roncade (TV) e la Municipalità di Marghera (VE).

Le associazioni che fino ad ora hanno dimostrato il loro interesse sono: Aeres - Venezia, Arcipelago SCEC Veneto, ASPO - Associazione per il picco del petrolio, Associazione per la Decrescita - Nodo Triveneto, Centro di iniziativa politico culturale "Romano Carotti", Contratto di Fiume Meolo-Vallio-Musestre, Cooperativa Retenergie – Nodo Veneto, Democrazia locale, Ecoistituto del Veneto “Alex Langer”, Eddyburg - Altro Veneto, Istituto Nazionale di Bioarchitettura – Venezia, Italia che Cambia, Legambiente – Veneto, Libera – Veneto, MAG - Verona, Mestre in Transizione, Movimento dei consumatori, Movimento per la Decrescita felice di Venezia e Padova, Rete di Economia Solidale Verona, WWOOF Italia.

Nel corso della presentazione amministratori e associazioni hanno firmato la Carta d’Intenti della rete Si può fare!


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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