"La bella addormentata" e il balletto di Sofia aprono il 2012 al Comunale di Vicenza
Mercoledi 28 Dicembre 2011 alle 11:03 | 0 commenti
 
				
		Vicenza Danza - La tradizione è rispettata al Teatro Comunale Città di Vicenza: dopo il Concerto dell'Orchestra del Teatro Olimpico per festeggiare la Notte di S.Silvestro e l'arrivo del Nuovo Anno, concerto trasmesso in diretta televisiva da TVA Vicenza, ecco un balletto classico per inaugurare la programmazione artistica del 2012. Domenica 1 gennaio sarà in scena alle ore 18.00 "La Bella Addormentata" proposta dal Balletto di Sofia, musica di Tchaikovsky, coreografia e regia di Mariana Zaharieva (adattamento da Marius Petipa), scene e costumi di Ivan Savov. Ancora pochi i biglietti disponibili per "La Bella Addormentata".
Il balletto, uno dei capolavori russi dell'Ottocento, prende ispirazione dalla celebre fiaba di Charles Perrault La bella addormentata nel bosco, la storia della principessa punta da un fuso e destinata a dormire cento anni prima di essere risvegliata da un bel principe. Ma nell'omonimo balletto del 1890 la celebre favola è soprattutto un pretesto per l'apoteosi della danza classica.
 Senza  questo straordinario monumento autocelebrativo, la storia del balletto  in Russia e nel mondo avrebbe seguito un altro corso né ci sarebbe  stato, a fine Ottocento, un altro spettacolo in grado di riassumere in  soli tre atti e un prologo tutta la tecnica e la composizione che la  danse d'école aveva raggiunto in tre secoli di storia. Ecco perché re,  regine, principesse, fate buone e cattive che animano questo sontuoso  ballet-féerie non sono propriamente personaggi teatrali che raccontano  una storia, bensì interpreti di disegni coreografici. Passi, movimenti,  figure di cristallina purezza formale e di esaltante e mai gratuito  virtuosismo tecnico concorrono a restituire, sulla cerimoniosa musica di  Tchaikovsky, anche l'intreccio della fiaba e i suoi simboli, ma la  danza in se stessa è qui ben più loquace e importante. (M. Guatterini)


Senza  questo straordinario monumento autocelebrativo, la storia del balletto  in Russia e nel mondo avrebbe seguito un altro corso né ci sarebbe  stato, a fine Ottocento, un altro spettacolo in grado di riassumere in  soli tre atti e un prologo tutta la tecnica e la composizione che la  danse d'école aveva raggiunto in tre secoli di storia. Ecco perché re,  regine, principesse, fate buone e cattive che animano questo sontuoso  ballet-féerie non sono propriamente personaggi teatrali che raccontano  una storia, bensì interpreti di disegni coreografici. Passi, movimenti,  figure di cristallina purezza formale e di esaltante e mai gratuito  virtuosismo tecnico concorrono a restituire, sulla cerimoniosa musica di  Tchaikovsky, anche l'intreccio della fiaba e i suoi simboli, ma la  danza in se stessa è qui ben più loquace e importante. (M. Guatterini)


La  storia del balletto ha inizio il 13 maggio 1888 quando il direttore dei  Teatri Imperiali Ivan Vsevolozhsky indirizzò una lettera a Tchaikovsky,  informandolo della sua intenzione di allestire un nuovo balletto sui  temi della fiaba di Charles Perrault e proponendogli di scriverne il  testo musicale. Persona di grande erudizione, già autore di diversi  libretti per altrettanti balletti e fine scenografo, Vsevolozhsky  concepì lo scenario nello stile dei balletti di corte del XVII secolo. 
La  coreografia del balletto che, nelle sue intenzioni sarebbe dovuto  diventare il biglietto da visita e il fiore all'occhiello dei Teatri  Imperiali, venne affidata a Marius Petipa, coautore del libretto. La  prova generale si tenne alla presenza dello zar Alessandro III, mentre  la prima ebbe luogo il 3 gennaio 1890 al Teatro Mariinskij di San  Pietroburgo, sotto la direzione orchestrale di Riccardo Drigo e con la  partecipazione di Carlotta Brianza nel ruolo di Aurora e di Pavel Gerdt  in quello del principe. 
Oltre i confini della Russia, il balletto venne rappresentato per la prima volta nel 1896 alla Scala di Milano, mentre solo nel 1899 fu allestito al Bolshoi di Mosca.

La  versione in scena a Vicenza vedrà sul palcoscenico i danzatori del  Balletto di Sofia, formazione di provata tradizione; il primo spettacolo  di balletto professionale bulgaro, Copelia di Atanas Petrov, fu  presentato infatti il 22 febbraio 1928; da allora la Compagnia,  associata all'Opera Nazionale, continua a presentare in patria e  all'estero spettacoli classici, ricevendo il plauso del pubblico e  ottime recensioni dalla critica internazionale.
I solisti della  compagnia provengono, oltre che dal Balletto dell'Opera Nazionale di  Sofia, dal Balletto dell'Opera di Stato di Russia, dal Balletto  dell'Opera Nazionale di Bucarest, dal Balletto dell'Opera Nazionale  Norvegese.
Uno spettacolo di danza grande tradizione, in una cornice  fiabesca, inaugura il nuovo anno con una proposta che ha sempre  incontrato i gusti del pubblico per il virtuosismo allo stato puro e la  ricchezza degli assoli che lo caratterizzano, in grado di affascinare  oggi come più di cent'anni fa.
I biglietti sono in vendita alla biglietteria del Teatro Comunale (viale Mazzini 39, Vicenza - tel. 0444.324442 [email protected]), sul sito del Teatro Comunale www.tcvi.it, in tutte le filiali della Banca Popolare di Vicenza. I prezzi dei biglietti per lo spettacolo del 1 gennaio sono: intero 35 euro, ridotto over 60 - 28 euro, ridotto under 25 - 20 euro.
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