Settanta immigrati per provincia? Ciambetti: vere quote le sapremo solo dopo le elezioni...
Martedi 31 Maggio 2016 alle 13:08 | 0 commenti
Riceviamo dal Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, e pubblichiamo
70 immigrati per provincia? E’ un bluff del governo, perché le vere quote le sapremo solo dopo le elezioni amministrative. Il governo sta dando i numeri: solo il 23 maggio scorso il ministro Alfano diceva che ‘I numeri sono in calo rispetto all'anno scorso. Ci stiamo preparando con sempre maggiore efficienza nel caso in cui non si stoppi la rotta libica ma non siamo più l'emergenza in Europa’. Pochi giorni prima di lui era stata la volta di Renzi che il 19 maggio dichiarò: ‘Alla giornata di ieri erano circa 32 mila i migranti arrivati in Italia nel 2016, il 20% in meno di quelli sbarcati fino allo stesso giorno nello scorso anno.
Se continuerà il trend di discesa non ci sarà bisogno di nuove strutture’ peccato che i dati ufficiali, diffusi dal ministero degli Interni parlino di 42 mila immigrati con un incrementi tangibile sullo scorso anno. Il duo Alfano-Renzi vuole solo tranquillizzare l’opinione pubblica ed evitare che gli indecisi, spaventati dalle politiche di accoglienza, vadano alle urne per votare contro i candidati governativi: nella sola Milano le richieste di asilo sono aumentate del 460 per cento e il capoluogo lombardo è ormai giunto al livello di saturazione in fattio di ospitalità al pari di tante alter realtà del Norditalia. Come si è ben visto a Ventimiglia il Viminale parla ma non fa nulla. Ora con la boutade dei 70 immigrati per provincia ( ma ci avevano detto di averle chiuse ... ) si pensa di instupidire le coscienze, tranquillizzare il ceto medio per dire che tutto va bene, come abbiamo visto nelle ultime settimane con una marea montante di articoli e comunicati sulla diminuzione dei reati in Italia quando lo scenario, purtroppo, è l’esatto contrario. Lo stato latita, scarica tutto sulle realtà locali. Passate le elezioni salteranno fuori i veri numeri e la verità sarà amara.
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