Servizi associati tra comuni, buone pratiche a confronto
Martedi 27 Marzo 2012 alle 22:07 | 0 commenti
Anciveneto - All'incontro di Anciveneto, in programma domani, mercoledì 28 marzo, a Piazzola sul Brenta (Pd). In Villa Contarini, dalle 9 in poi.
Mettere assieme i servizi per i Comuni di pianura sotto i 5mila abitanti e per quelli di montagna sotto i 3mila è diventato un obbligo, ma da tempo molti di essi hanno intrapreso questo strada con risultati significativi. Anciveneto li chiama tutti a confronto, nel corso del convegno di domani, mercoledì 28 marzo, a Piazzola sul Brenta in Villa Contarini.
Parteciperanno rappresentanti di Unioni di comuni, Consorzi e Comunità montane da tutto il Veneto e anche dal resto d'Italia, pronti a porre sul tavolo le proprie esperienze. Verranno studiati i casi più emblematici, come la gestione del personale nella Federazione del Camposampierese, lo sportello unico per le attività produttive nella Riviera del Brenta o il servizio rifiuti nella Comunità Montana dell'Alpago, con tanto di dati alla mano. «Questa iniziativa vuole evidenziare che nei nostri territori, da tempo e con successo, si erogano i servizi ai cittadini attraverso l'associazionismo comunale, ben prima che ciò divenisse un'imposizione normativa -spiega il presidente di Anciveneto Giorgio Dal Negro- L'importanza che le forme associative avranno nel prossimo futuro sarà fondamentale e determinerà un nuovo assetto istituzionale, soprattutto se a breve le Province saranno completamente riviste». Il convegno è strutturato sullo schema dei futuri obblighi per i comuni con dimensione demografica inferiore ai 5000 abitanti, Comuni che, nella nostra regione, sono 313 su 581. Oltre alle "buone pratiche", verranno messi in evidenza criticità e ostacoli fin qui riscontrati, discutendo di possibili soluzioni.
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