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Sergio Berlato: "Delusione Macron in Francia"

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 31 Agosto 2017 alle 16:25 | 0 commenti

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Durante la campagna elettorale delle politiche in Francia nella scorsa primavera il PD, o meglio Renzi e tutto il suo entourage avevano osannato la figura di Emmanuel Macron come il prototipo del renzismo europeo ed una volta eletto Presidente la sinistra italiana sembrava aver trovato un riferimento internazionale da prendere come modello. A qualche mese dall'arrivo del nuovo inquilino dell'Eliseo, la delusione serpeggia in Francia e travolge anche i fans italiani, primo tra tutti Renzi - commenta il Consigliere regionale e Coordinatore per il Veneto di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale, Sergio Berlato. Perfino lo slogan elettorale di Macron, "en marche!" fu copiato e tradotto dal leader del PD, "in cammino" per presentare al Partito i punti della prossima campagna elettorale che nella testa di Renzi è diventata un'ossessione da quando non è più Presidente del Consiglio - continua Berlato.

Poi improvvisamente il PD renziano, dal grido di giubilo per l'amico d'oltralpe eletto, è passato al silenzio imbarazzante per le scortesie ricevute nel giro di pochi mesi. Dal rifiuto di accogliere presunti profughi bocciando la politica di accoglienza italiana, all'ingerenza sul piano economico per far saltare l'accordo di acquisizione dei cantieri navali Saint-Nazaire a danno di Fincantieri; due mosse che fecero capire subito che il Presidente francese non aveva poi tutto sto feeling con il Governo italiano - prosegue Berlato. Attualmente i sondaggi francesi danno un forte calo della popolarità del neo-Presidente per la deludente politica sociale che sta improntando in patria, dipingendo Macron come un leader incapace di realizzare quel cambiamento che doveva già in breve tempo avere i suoi effetti nel tessuto socio-economico. Su questa ulteriore delusione francese persiste il silenzio di Renzi convinto che il modello Macron sia ancora valido per la sua idea di Governo. Lasciamo ancora per un po' la sinistra renziana a vivere con le sue illusioni, le prossime elezioni serviranno anche per ristabilire un senso della politica basata sulla concretezza e non sullo scopiazzare esperienze altrui - conclude il Consigliere Berlato.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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