Sepsi 60 mila decessi l’anno in Italia: da Vicenza il primo ente non profit per prevenzione e trattamento efficace
Martedi 13 Settembre 2016 alle 15:41 | 0 commenti
Azienda ULSS 6 Vicenza
Uccide 4 volte più del tumore al colon, 5 più dell’ictus e 10 più dell’infarto: si stima che colpisca 26 milioni di persone al mondo e solo in Italia causi 60.000 decessi l’anno. Si tratta della sepsi, una sindrome clinica che deriva da una risposta anomala e generalizzata dell’organismo ad un’infezione causata dalla penetrazione e moltiplicazione di un microrganismo nel corpo. Se non diagnosticata e trattata tempestivamente, la malattia può in alcuni casi progredire rapidamente verso un quadro di sepsi severa e determinare un danno a carico di uno o più organi, portando a shock settico e mettendo in pericolo la vita stessa.In occasione della Giornata Mondiale della Sepsi - che cade proprio oggi, 13 settembre - l’Ulss 6 richiama l’attenzione sull’importanza di aumentare la consapevolezza su questa patologia e di promuovere - presso gli operatori sanitari e nell’opinione pubblica - comportamenti fondamentali per la prevenzione delle infezioni. Solo il tempestivo riconoscimento della malattia, associato ad una gestione terapeutica adeguata nel tempo e nei metodi permette infatti una prognosi più favorevole.
La prevenzione
L’attenzione all’igiene personale, il controllo del corretto stato di conservazione dei cibi, le vaccinazioni, la cura delle infezioni in atto, l’uso appropriato degli antibiotici sono alcune buone pratiche di prevenzione.
Diagnosi e trattamento
Conoscere la malattia è un requisito essenziale non solo per prevenirla, ma anche per diagnosticarla prima che la prognosi peggiori. La mortalità , secondo le linee guida per la gestione della sepsi severa e dello shock settico promosse dalla Surviving Sepsis Campaign, può ridursi in maniera significativa attraverso l’adozione tempestiva di strategie di provata efficacia.
Il primato vicentino
In questo contesto, si segnala l’impegno portato avanti negli ultimi anni dall’Ulss 6, con l’applicazione delle più aggiornate linee guida internazionali per la diagnosi e trattamento della sepsi, grazie anche all’organizzazione di una serie di eventi formativi mirati che hanno visto complessivamente la partecipazione di circa 300 medici ed infermieri negli Ospedali di Vicenza e Noventa Vicentina, della Casa di Cura Eretenia e della Casa di Cura Villa Berica.
Non solo, ma grazie all’impegno congiunto nella ricerca dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione, in passato guidata dal prof. Pasquale Piccinni, ora diretta dal dott. Raffaele Bonato, e del Dipartimento Interaziendale di Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale, diretta dal prof. Claudio Ronco, proprio a Vicenza un inedito approccio multidisciplinare - il cosiddetto “Vicenza model†studiato e applicato in tutto il mondo – ha consentito di mettere a punto speciali tecniche di supporto multiorgano nel paziente critico, con una particolare attenzione anche al trattamento della sepsi.
«Anche alla luce di questa importante tradizione nella ricerca, diagnosi e terapia sui pazienti in shock settico – sottolinea il Direttore Generale dell’ULSS 6 Giovanni Pavesi – come Azienda riteniamo particolarmente importante oggi, in occasione della giornata mondiale della sepsi, richiamare l’attenzione su questa problematica e siamo orgogliosi che proprio a Vicenza nasca il primo Ente non profit dedicato alla informazione, formazione e ricerca scientifica su questa patologia in Italia. Siamo certi fin d’ora che ci sarà modo di collaborare in modo proficuo con questa nuova realtà , portando avanti insieme nuovi importanti progetti per la salute e la sicurezza dei pazienti, grazie anche all’impegno e alla generosità di quanti nel territorio, attraverso il nuovo Ente vorranno sostenere questa importante causa».
«La formazione sarà sempre più importante, coinvolgendo in futuro anche i medici di medicina generale – sottolinea il prof. Pasquale Piccinni – perché sono spesso i primi che entrano in contatto con il malato e possono diagnosticare e curare precocemente la malattia. Inoltre hanno la possibilità di promuovere attivamente la prevenzione tra i cittadini.
La sepsi purtroppo è un gigante ancora poco noto. Parole come “cancro†o “infarto†evocano immediatamente un senso di paura: parlare di “sepsi†invece non genera altrettanto allarme, pur essendo una patologia che colpisce ogni anno in Italia più del tumore al seno, al polmone ed alla prostata messi insieme, con una probabilità di morte, per le forme gravi, superiore a quella di patologie come l’infarto del miocardio e l’emorragia cerebrale».
Proprio il prof. Pasquale Piccinni sarà , insieme con la Fondazione Ferrari ONLUS, tra i promotori di questo Ente non profit vicentino, al momento costituendo, il primo in Italia interamente dedicato alla sepsi.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.