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Sempre più sostenitori e mobilitazioni collettive per Don Albino Bizzotto

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 26 Agosto 2013 alle 16:57 | 0 commenti

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Beati Costruttori di Pace - La solidarietà nei confronti di don Albino Bizzotto non accenna a diminuire e all’undicesimo giorno di digiuno per l’ambiente, stanco ma tenace, il sacerdote raccoglie attorno a sé un numero sempre maggiore di sostenitori. Rappresentanti di movimenti e associazioni lo affiancano nell’iniziativa per intere giornate, bevendo sola acqua, presso la sede dei Beati i costruttori di pace, in via A. da Tempo a Padova, o propongono la loro disponibilità per farlo presso la sede del proprio ente o in incontri pubblici e collettivi.

La dichiarazione rilasciata da don Bizzotto nei giorni scorsi - “Perché nelle situazioni di particolare gravità e urgenza non passiamo il testimone a rotazione, al fine di mantenere sempre viva l’attenzione e la mobilitazione su questioni che richiedono la massima partecipazione?“, il 22 agosto 2013 – è risultata una provocazione accolta e condivisa.

La decisione del Sindaco di Marano Vicentino (VI), sig.ra Piera Moro, con gli Assessori e i Consiglieri, di proseguire nell’iniziativa del sacerdote padovano e continuare il digiuno, ha portato a sviluppare una serie di proposte. La più elaborata e suggestiva è stata quella di Maria Pia Farronato dell’associazione di promozione e tutela del territorio “L’ABC – Laboratorio Civico” di Romano d’Ezzelino (VI), che ha portato, con il confronto di alcuni partecipanti al digiuno, all’elaborazione di un piano di azione che potrebbe occupare il mese di settembre, sul territorio dell’intera Regione Veneto.

Questa la proposta: compilare un calendario dove inserire i gruppi di persone che attueranno il digiuno pubblico, assieme, per il tempo che decidono, in luoghi che presentano criticità ambientali: le sedi delle cosiddette grandi opere, ma anche altri obiettivi, di diversa entità e urgenza.

Sono fondamentali la visibilità e il coinvolgimento di quante più persone possibile, aldilà dei comitati, per comunicare e far partecipare la popolazione, rendendola cosciente della gravità dei problemi. L’ideale sarebbe agire di comune accordo, esponendo con chiarezza le ragioni, i tempi, le modalità del digiuno e naturalmente i nomi dei partecipanti all’iniziativa locale, con una presenza costante nei presidi.

Il mese di settembre vedrà quindi un succedersi di eventi nei punti caldi del territorio veneto, fino al week end del 28 e 29, in cui si svolgerà un digiuno collettivo in tutta la Regione.

I primi dodici giorni di settembre sono coperti dal Comune di Marano Vicentino (VI), dopodiché ognuno potrà aderire secondo la propria disponibilità, accordandosi sui turni.

L’associazione Beati i costruttori di pace rimane inizialmente a disposizione per raccogliere le adesioni, con il suo indirizzo email [email protected].

“Creiamo una sorta di mappa umana dei luoghi, oggi in Veneto, aggrediti dal sistema, ma facciamolo assieme. Possiamo creare tra tutti noi un contatto audio/video per stare assieme: è fattibile!”, scrive Maria Pia.

Sarebbe un evento unico! La prima volta che in una Regione si assiste a un digiuno generalizzato. Il territorio versa in una condizione ambientale estrema, rispondiamo con un gesto che rompe con il nostro quotidiano.

Infine, mercoledì 9 ottobre, giorno del 50° anniversario del disastro del Vajont, potremmo concludere tutti assieme con una massiccia presenza davanti alla sede della Regione Veneto, a Venezia.

Particolare curioso: Palazzo Balbi, attuale sede della Giunta Regionale, era un tempo sede della SADE (Società Adriatica di Elettricità), l’azienda responsabile della costruzione della diga del Vajont.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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