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Semplificato sistema verifica requisiti per edificabilità in zona rurale

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 15 Ottobre 2014 alle 15:22 | 0 commenti

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Regione Veneto - E’ stato sostanzialmente semplificato il sistema di verifica e accertamento dei requisiti di legge per gli interventi di edificabilità in zona rurale. La Giunta veneta ha infatti stabilito che i Centri di Assistenza Agricoli (CAA) appositamente accreditati potranno svolgere accertamenti “non discrezionali”, cioè con validità legale, relativi alla completezza e regolarità della documentazione relativa al possesso dei requisiti di fatto e di diritto riguardanti l’azienda agricola che chiede l’approvazione del Piano aziendale e, conseguentemente, il rilascio dell’autorizzazione a costruire.

“Si tratta di un ulteriore ma non secondario tassello – sottolinea l’assessore Franco Manzato che ha proposto il provvedimento – che non allenta i controlli sostanziali e che aggiungiamo al lavoro di sburocratizzazione in agricoltura, dove la burocrazia per certi aspetti, e purtroppo, sembra rigenerarsi come l’Idra di Lerna e, come questa, “avvelena” l’operatività e la stessa redditività delle aziende”.

Prima del provvedimento regionale, in sostanza, qualora gli uffici di Avepa avessero riscontrato una carenza o una irregolarità nella documentazione presentata, veniva richiesta una integrazione all’imprenditore, poi si procedeva alla riverifica del tutto, con il rischio di allungare l’istruttoria anche oltre la conclusione del procedimento finalizzato al rilascio dell’autorizzazione a costruire in zona agricola. Ora invece i CAA accreditati potranno svolgere gli accertamenti non discrezionali sulla completezza documentale e sulla sussistenza dei requisiti relativi all’accertamento: dell’iscrizione all’anagrafe regionale; dell’occupazione di almeno una unità lavorativa a tempo pieno; della corretta classificazione altimetrica dell’azienda; della correttezza del calcolo della redditività minima nelle “situazioni ordinarie”; della correttezza della superficie aziendale da sottoporre a vincolo; della veridicità e congruità della dichiarazione riguardante la preesistenza di case di abitazione in  proprietà o altro diritto reale.

In presenza dell’attestazione sottoscritta dal CAA accreditato, gli uffici Avepa escluderanno dalla propria attività istruttoria quanto già verificato, accertato e attestato dal CAA stesso, fatti salvi i controlli a campione.

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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