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Seminario su Plusdotazione, Bocconi di Milano: nasce rete interuniversitaria "Ulisse"

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 28 Gennaio 2011 alle 00:48 | 0 commenti

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Giùlemanidaibambini - Nell'ambito del progetto "Tutti diversi/Tutti uguali nasce la "Rete Ulisse": nuovi strumenti per lo sviluppo del talento e della plusdotazione nel contesto italiano ed europeo
Milano, Venerdì 4 febbraio 2010

Dotati di particolari abilità, con competenze e capacità superiori ai coetanei, i bambini plusdotati possono mostrare difficoltà ad uniformarsi ai canoni della scuola, e non vedendo riconosciute le loro abilità possono sviluppare comportamenti che compromettono il benessere proprio e di chi gli sta accanto.

Nel casi più gravi, il rischio per quelli più "incompresi" tra loro è anche quello della medicalizzazione tramite potenti psicofarmaci.
Nell'ultimo anno si è svolta un'intensa collaborazione tra diverse organizzazioni senza fini di lucro impegnate sul tema della plusdotazione e del "diritto alla diversità" dei più piccoli, anche al fine di facilitare la nascita di una rete nazionale ed internazionale di coordinamento su questo argomento. Frutto di questo impegno, è la nascita della "Rete Ulisse", che, terminato il periodo di incubazione, ha organizzato per il 4 febbraio una presentazione pubblica presso l'Università Bocconi di Milano con un seminario a tema.

Il seminario, che sarà l'occasione ufficiale per la sottoscrizione e la ratifica dell'accordo tra i Partners della Rete Ulisse e per la presentazione del corso di formazione biennale sulla plusdotazione dedicato agli insegnanti organizzato dall'AISTAP e supervisionato dall'Università di Nijmegen (Olanda), si pone l'obiettivo di sensibilizzare sulle tematiche del talento e della plusdotazione tutti coloro che, a diverso titolo, sono interessati a questo tema, illustrando anche le attività di ricerca ed intervento su aspetti ad esso legati (es. drop-out, disaffezione scolastica, underachievement, ecc.) e promuovendo la produzione di materiale specifico dedicato agli insegnanti, ai genitori e alle figure professionali che seguono lo sviluppo del bambino.

Talvolta, infatti, questi bambini manifestano difficoltà scolastiche, emotive e relazionali diversificate, e alcuni rischiano paradossalmente di uscire dal sistema scolastico in quanto non riescono ad ottenere i risultati normalmente attesi dall'ambiente scolastico nel quale sono inseriti e soprattutto adeguati in funzione delle loro reali capacità. "Inoltre alcune volte coetanei e compagni di scuola, affrontando aspetti dello sviluppo ad una velocità chiaramente differente, faticano ad entrare in relazione con i bambini di talento o plusdotati, i quali rischiano pertanto di rimanere isolati dal gruppo e fortemente penalizzati", afferma Anna Maria Roncoroni, presidente dell'AISTAP - Associazione Italiana per lo Sviluppo del TAlento e della Plusdotazione - e corrispondente italiana dell'European Council for High Ability.

"Sono bambini più intelligenti della norma - ha dichiarato Luca Poma, giornalista e portavoce nazionale di ‘Giù le Mani dai Bambini' (www.giulemanidaibambini.org ), primo e più rappresentativo comitato di farmacovigilanza pediatrica in Europa - e con un approccio diverso a se stessi e a ciò che li circonda, ma queste loro particolarità intellettive, che sono risorse positive, a volte non vengono comprese dagli insegnanti e dagli adulti in generale. Questo può generare in questi bimbi comportamenti oppositivi, di irritabilità e di ansia, che possono essere erroneamente classificati come sintomi di iperattività, troppo frequentemente affrontati con visite psichiatriche e trattate con psicofarmaci. La possibilità che le loro reazioni a queste incomprensioni nella scuola ed in famiglia siano giudicate ed etichettate, e che essi vengano medicalizzati con psicofarmaci, è assolutamente concreta", conclude Poma.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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