Segue la ex, minorenne, da Vicenza fino a Thiene per molestarla
Mercoledi 10 Giugno 2015 alle 15:06 | 0 commenti
Lungo tutto il tragitto l'ha molestata anche afferrandole la testa e sbattendola contro il finestrino, oltre a minacciarla dicendo che aveva un coltello con se. La ragazza, rivolgendosi all'autista, chiedeva di far scendere il ragazzo ma questi riferiva che non era possibile farlo scendere poichè aveva pagato regolamente il biglietto. Alle ore 06:50 la corriera giungeva regolarmente a Thiene e il ragazzo spingeva la minorenne verso i cassonetti della stazione con la scusa di doverle parlare. Nel frangente le prelevava lo zaino ed il telefono cellulare. La ragazza riusciva a divincolarsi cercando rifugio dentro il bar, ove chiedeva alla gestrice di chiamare le forze dell'ordine. Nel frattempo il ragazzo la raggiungeva nel bar e la gestrice cercava di farlo desistere dal suo intento. Visto che la situazione non accennava a migliorare, la gestrice del bar chiedeva ad un cliente di accompagnare la ragazza a scuola. Il cliente, un 65enne di Thiene, raccontava poi alla Polizia Locale di avere visto il ragazzo piangere ed urlare: "sei la mia ragazza. Vieni con me!". L'uomo cercava poi di calmarlo ma il ragazzo afferrava per i capelli la minorenne cercando di trascinarla fuori dal bar. Il cliente interveniva prelevando la minorenne e cercando di accompagnarla a scuola, uscendo dal bar. Il ragazzo lo minacciava urlando: "ti uccido" e cercava di afferrare la minorenne. A quel punto nasceva una colluttazione tra i due, motivo per il quale il cliente decideva di riportare la ragazza all'interno del bar con l'aiuto di un autista delle corriere. Solo a quel punto veniva effettivamente richiesto l'intervento delle forze dell'ordine. Udendo la richiesta telefonica, il ragazzo si allontanava, venendo rintracciato dalle pattuglie a circa 200 metri di distanza.
Alla presenza di familiare maggiorenne, la ragazza descriveva di avere già subito episodi analoghi negli ultimi due mesi a Vicenza e Montecchio Maggiore. Nella circostanza sporgeva regolare denuncia-querela e l'uomo, che negava, veniva riconosciuto senza ombra di dubbio da tutti gli intervenuti come l'autore del reato in danno della minorenne. Per tale motivo veniva foto-segnalato dalla Polizia Locale e deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza.
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