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Se non ora quando?  -  Domenica 13 febbraio anche a Vicenza si terrà una manifestazione, che speriamo grande e colorata, per rappresentare la ricchezza e la qualità delle esperienze di vita di tante donne, cancellata dalla ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione di esse come nudo oggetto di scambio sessuale, offerta da media, pubblicità e - purtroppo - parte della politica. Ciò non è più tollerabile.

In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce), studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si è scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi di figli, mariti, genitori anziani. Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato allo scopo di rendere più civile, più ricca e accogliente la società in cui vivono.
Sono queste le donne che prenderanno la parola domenica, ad alta voce.
Ma, assieme ad esse, saranno certamente presenti tanti uomini a loro volta indignati per il modello di relazione tra uomo e donna ostentato come ‘modello unico e vincente'. Questo modello - viceversa - è lesivo per tutti, per l'intera società.
L'appuntamento è alle 14.00 in Piazzale De Gasperi a Vicenza.
Tratto unificante: un foulard bianco (simbolo di lutto in alcuni paesi ma anche di luce, pulizia, nuovo inizio); nessuna bandiera, slogan, volantinaggio di parte.
In apertura un ‘flash mob' organizzato da studentesse.
Il corteo - aperto da uno striscione con lo slogan della manifestazione: ‘Se non ora, quando?' - percorrerà C.so Palladio per raggiungere Piazza Matteotti attorno alle 15.30. Lì prenderanno la parola donne vicentine e migranti appartenenti ad associazioni, partiti, sindacati vicentini, donne singole (e uomini se vorranno) e donne (e qualche uomo) della cultura e dello spettacolo.
La manifestazione terminerà attorno alle 17-17.30.