Se lo Stato entra nelle ex Popolari: come cambiano le regole
Mercoledi 15 Febbraio 2017 alle 08:54 | 0 commenti
Lo Stato rispolvera il vecchio adagio sull’articolo quinto: chi ha i denari (o chi è costretto a metterceli) ha vinto. Con una norma inserita infatti nel decreto banche, approvato in via definitiva al Senato e in votazione in aula alla Camera (con la richiesta di fiducia) tra stasera e domani mattina, il governo ha parzialmente riscritto le regole sulle banche popolari. In particolare ha previsto che nel caso in cui il Mef diventi azionista di una popolare (se insomma sia costretto a partecipare alla ricapitalizzazione, come avverrà per il Montepaschi) si muoverà con tutti i diritti dell’azionista di una società per azioni: viene sospeso temporaneamente il principio del voto capitario — una testa un voto — e i pacchetti di azioni valgono per i soldi che ognuno ci ha messo.
La sospensione delle regole delle popolari (compresi i vincoli alla raccolta deleghe e i quorum per le assemblee straordinarie) resta in vigore fino a quando il Mef resta nel capitale della banca (l’intervento nella ricapitalizzazione è sempre previsto temporaneo e a tendere lo Stato deve uscire dal capitale delle banche). La ragione, dal punto di vista del Mef, è semplice: se venisse conservato il voto capitario, gli interessi della parte pubblica non sarebbero sufficientemente rappresentati — e difesi — nella vita societaria. La regola per le banche popolari non dovrebbe scattare per le Bcc — per quanto sempre di credito cooperativo si tratti — perché in questo caso entro un anno o poco più verranno costituite le capogruppo operative (in forma di spa) e nel frattempo in caso di dissesto grave interverrà il Fondo temporaneo di categoria. Le nuove disposizioni non scattano nemmeno per il prossimo, atteso, intervento del Mef nelle due banche venete: ad onta del nome, infatti, si sono entrambe da tempo trasformate in società per azioni.
Di Vittoria Puledda, da La Repubblica
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.