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Regione del Veneto  -  «Prendo atto con soddisfazione che tutto il consiglio regionale, compresa la minoranza condivide la battaglia sulle scuole materne che ho portato avanti con rigore da più di due anni in sede regionale e nazionale. Ritengo però che la mozione presentata dai gruppi d'opposizione non debba rivolgersi alla Giunta regionale ma allo Stato. Ricordo che appena due mesi fa la Giunta regionale su mia proposta ha aumentato il finanziamento a queste scuole, facendo uno sforzo enorme, di ben 2 milioni di euro portandolo da 14,5 a 16,5».

Così commenta l'Assessore regionale alle politiche sociali Remo Sernagiotto la notizia della mozione presentata dai gruppi d'opposizione in consiglio regionale sulle scuole paritarie per l'infanzia non statali. «Sono d'accordo quindi con la mozione ma dobbiamo fare i conti con il bilancio che abbiamo. Ripeto - insiste Sernagiotto - la mozione dovrebbe rivolgersi allo Stato che anche questa volta ha messo solo metà del contributo dovuto in bilancio rimandando poi alle ‘mille proroghe' al maxi emendamento le eventuali aggiunte». L'Assessore veneto spiega che, sulla questione delle scuole paritarie, «sto continuando a lavorare con impegno: ho parlato con la Regione Lombardia, a breve vedrò la Regione Emilia, perché stiamo verificando la possibilità di un progetto comune sulle scuole paritarie che sono molte anche in questi territori. Insomma - aggiunge - l'importante è che non si chieda alla Giunta veneta di mettere altri soldi ma che invece si chieda allo Stato un finanziamento straordinario per il Veneto visto che ha il 70% di scuole paritarie. Ciò significa che metà dei comuni veneti non ha scuole statali per l'infanzia mentre il costo ai cittadini di un bambino tra i 3 e i 6 anni in una scuola paritaria è di 2,8/3 mila euro l'anno mentre nelle scuole pubbliche costano più del doppio 7-7,5 mila l'anno».