Quotidiano | Categorie: Politica, Scuola e formazione

Scuole e gender, Fracasso del Pd: "non ce n’è traccia nei piani formativi vicentini"

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 16 Settembre 2016 alle 17:43 | 1 commenti

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Di seguito la nota del consigliere regionale del Pd Stefano Fracasso
Il gender nelle scuole primarie: un anno dopo. L’inizio dello scorso anno scolastico era stato accompagnato dalla polemica sulla presunta introduzione dell’ideologia gender nelle scuole. Comitati di genitori si scatenarono allora contro un articolo della legge "Buona scuola" (comma 16 legge 107 del 13 luglio 2015) il quale, richiamando l'educazione alla parità di genere, venne accusato di introdurre l'ideologia gender. Anche in Veneto si accese uno scontro con diverse proteste: ci furono genitori che non sottoscrissero il contratto formativo scuola-famiglia e a Schio fu annunciata anche la nascita di una scuola anti gender.

Il Consiglio regionale del Veneto arrivò ad approvare una mozione, n. 13 del 1 settembre 2015, che chiedeva alle scuole di non introdurre "ideologie destabilizzanti e pericolose" quali l'ideologia gender.

Ad un anno di distanza il consigliere regionale del Pd Stefano Fracasso presenta quanto emerge da un’indagine realizzata sui piani dell’offerta formativa delle scuole primarie vicentine durante lo scorso anno scolastico: in nessuna delle 64 scuole (sulle 78 della provincia) che hanno risposto sono state introdotte iniziative didattiche riconducibili alla cosiddetta "ideologia gender". Sono invece molte le scuole che hanno proposto agli alunni progetti didattici di educazione all'affettività e di crescita valoriale del rispetto reciproco. Alcune risposte delle scuole hanno sottolineato la campagna di disinformazione promossa da associazioni e comitati.

“Il quadro che emerge dall’indagine parla chiaro e conferma che c’è stata una campagna diffamatoria contro la scuola primaria, agitata ad arte, senza nessun rispetto dell'autonomia didattica ed educativa e della professionalità del personale docente delle nostre scuole – spiega Fracasso -. Un anno dopo resta l’amarezza per la confusione e le false preoccupazioni che si sono volute creare tra i genitori. Per questo i promotori della campagna anti gender dovrebbero scusarsi”.

L’indagine si è rivolta alle 78 scuole primarie nella provincia di Vicenza, 21 delle quali sono dirette da un reggente, cioè da un dirigente di un'altra scuola (dato anno scolastico 2015/16).

Le risposte sono state 64: 34 istituti hanno risposto tramite mail, 9 telefonicamente, mentre per 21 scuole si è verificato il POF/PTOF sul sito internet.

Leggi tutti gli articoli su: Stefano Fracasso, gender

Commenti

Inviato Sabato 17 Settembre 2016 alle 12:11

Una buona scuola che non sa nemmeno organizzare una Mensa per i suoi Utenti, quanto buona è? Una scuola 2a media, costo dei libri 325 €, quanto buona è, se nemmeno si parla di geografia e di Stati sovrani?
Una scuola senza palestra, quanto buona è? Una scuola che maltratta i suoi ALUNNI, quanto buona è? Una scuola che non insegna a Vivere, quanto buona è? Educazione affettiva e crescita valoriale? Caro amico Fracasso che robbe.....sono? Tu sei stato docente, cosa è sta voglia del GENDER? I maschi sono maschi e le femminucce tali sono. Cosa è stò UNISEX? Mala tempora currunt.
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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