Scuola, Psi Vicenza: si sostenga quella statale, Bologna docet
Sabato 15 Giugno 2013 alle 15:27 | 0 commenti
Luca Fantò, Segretario Provinciale PSI Vicenza - Mentre il Governo e il Parlamento respingono la risoluzione presentata dai Deputati del PSI, Pastorelli e Di Lello, la devastazione in cui versa la scuola statale pubblica si mostra ormai in tutta la sua preoccupante evidenza. Una scuola pubblica inefficace perché impoverita di ogni risorsa, con un corpo docente sommerso, paralizzato dalla burocrazia, vessato dalla precarietà , oggetto della pressione psicologica esercitata da improbabili prove nazionali imposte senza alcuna reale condivisione e con l'evidente scopo di valutare gli alunni per limitare la libera iniziativa dei docenti.
In questo panorama i Deputati del PSI chiedevano che la Camera impegnasse il Governo ad intraprendere le iniziative necessarie per garantire investimenti al fine di migliorare i risultati nel settore dell'istruzione e della formazione; ad affrontare la grave carenza di risorse per l'ordinario funzionamento delle scuole; a monitorare e rimodulare le risorse destinate all'edilizia scolastica; ad accrescere i ranghi di esperti ricercatori tra i 35-40 anni mediante concorsi nazionali; a ridurre drasticamente il numero delle lauree triennali; a prevedere una normativa quadro rispetto alla autonomia degli atenei univoca e cogente per tutte le università .
Verrebbe da chiedersi perché tali condivisibili proposte siano state respinte se non si fosse consapevoli del fatto che il Governo oggi sembra essere espressione di una parte della nostra società . Quella parte che vede nel libero mercato e quindi nell'iniziativa dei privati cittadini, ma soprattutto delle private imprese, quella effimera panacea il cui fallimento (se l'obiettivo è realmente il benessere della popolazione) è evidente agli occhi di tutti.
Il PSI della provincia di Vicenza ritiene sia necessario che anche da tutti i livelli politici provengano forti segnali di sostegno al mondo della scuola statale, nella convinzione che un domani migliore per la comunità dei cittadini possa realizzarsi solo attraverso una formazione adeguata e libera dei nostri giovani. Il referendum di Bologna per l'eliminazione dei finanziamenti comunali alle scuole paritarie rappresenta un segnale per intraprendere un percorso molto più complesso che porti nuovamente la scuola statale italiana ad essere, come nelle migliori democrazie, il faro che illumina una società migliore. In questo senso il PSI vicentino è aperto e disponibile ad ogni iniziativa politica.
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