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Scuola, al via iter riforma sistema educativo regionale. Donazzan: disegno unitario

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 16 Settembre 2015 alle 19:10 | 0 commenti

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Regione Veneto 

Con la presentazione ai consiglieri della terza commissione del Consiglio veneto ha preso avvio l'iter di approvazione della riforma della formazione professionale in veneto e del varo del nuovo "sistema educativo" regionale. "Una riforma ambiziosa e di sistema, che segnerà questa legislatura e farà del Veneto una regione di rango europeo", ha esordito in commissione Elena Donazzan, assessore all'Istruzione e alla Formazione, illustrando i cardini del disegno di legge.

Il testo di legge, primo firmatario il presidente Luca Zaia ed elemento qualificante del pacchetto legislativo di inizio legislatura della Giunta, punta a mettere in rete i diversi segmenti del mondo dell'istruzione secondaria e della formazione professionale e permanente (che conta oltre 700 mila studenti nella secondaria di secondo grado, 50 mila docenti), valorizza e stabilizza la peculiarità veneta dei centri di formazione professionale e punta a per costruire un sistema unitario e flessibile, in dialogo con il territorio e con il mondo delle imprese. Un sistema "Vogliamo superare la storica separatezza tra mondo della scuola e mondo della formazione professionale - ha spiegato l'assessore - e utilizzare al massimo tutte le competenze della Regione, a costituzione vigente, facendo tesoro delle esperienze di eccellenza maturate, per programmare un'offerta formativa aderente alle esigenze dei giovani e in sintonia con quanto ci chiedono imprese, famiglie e territori. L'obiettivo sono percorsi di qualità, flessibili e integrati tra loro, certificati da valutatori indipendenti, che consentano ai giovani di maturare competenze, di sperimentare l'alternanza tra scuola e lavoro e di trovare un impiego consono al proprio percorso".

I 23 articoli della proposta di riforma superano le leggi regionali esistenti in materia di formazione professionale e affidano alla Regione il compito di pensare e organizzare un sistema interconnesso tra istruzione e formazione. La regione dovrà misurare la domanda formativa, programmare l'offerta dei servizi di istruzione e formazione su base territoriale, promuovere e gestire l'orientamento (materia di esclusiva competenza regionale) e programmare un sistema di valutazione e di misurazione certificata degli esiti occupazionali del sistema formativo. Il Consiglio regionale avrà il compito di programmare, su base triennale le indicazioni per i piani di studio. La Giunta li declinerà in percorsi di istruzione, professionali e formativi, stabilendone sedi, standard, durata, articolazione, titoli e crediti in modo da garantire la spendibilità dei diplomi e anche la possibilità di passaggio da un percorso all'altro.

"Tra le novità della nostra proposta - ha sottolineato Elena Donazzan - c'è un investimento strutturale nell'alta formazione professionale. Il Veneto è la prima regione in Italia, e tra le regioni leader in Europa, per la qualità del proprio sistema di formazione professionale. Le classifiche dei più accreditati istituti di ricerca (OCSE e PISAS) fotografano un tasso di dispersione scolastica sensibilmente inferiore alla media nazionale (in Veneto è del 10,2%, livello paragonabile agli standard europei) e documentano che il 70 per cento dei giovani qualificati in Veneto trovano lavoro dopo un anno dalla qualifica. "Con un sistema educativo unitario - rimarca Donazzan - metteremo a sistema la formazione di base, i percorsi quinquennali e il successivo segmento dell'alta formazione tecnica superiore, prendendo a esempio le esperienze di eccellenza maturate da alcuni Itis veneti, come l'istituto enologico Cerletti di Conegliano, il Rossi di Vicenza nel campo della meccatronica, o il Cornaro di Jesolo nel turismo, che formano profili di alta specializzazione tecnica-professionale in dialogo diretto con le aziende".

"E' possibile realizzare tutto questo mantenendoci nel solco del titolo quinto della Costituzione", ha chiarito infine l'assessore, che proprio oggi - a palazzo Balbi - ha avviato un tavolo di lavoro permanente con l'Ufficio scolastico regionale (emanazione del Ministero) e i sindacati della scuola finalizzato ad un confronto diretto e sistematico sul sistema educativo regionale, le novità legislative e le decisioni assunte o da assumere nella Conferenza Stato-Regioni. "L'obiettivo ultimo del nostro disegno di riforma - ha aggiunto - resta quello di negoziare con lo Stato maggiori condizioni di autonomia, sulla base dell'articolo 116 della Costituzione, per costruire una scuola il più aderente possibile alle esigenze delle persone e del tessuto economico e sociale. Con questa riforma, che disegna un sistema integrato e interconnesso tra scuola, formazione, università e mondo del lavoro, poniamo le basi per una vera scuola dell'autonomia".

Leggi tutti gli articoli su: Elena Donazzan, Regione Veneto, Luca Zaia, Palazzo Balbi

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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