Scotolati sindaco
Lunedi 31 Dicembre 2012 alle 20:04 | 0 commenti
L'artista Gabriele Scotolati, uno pseudonimo dietro cui si cela la vera indentità di uno dei pochi vicentini che sappia prendersi gioco della città («certe scritte murali erano per me un'esaltazione autoesilarante nel confronti di una città chiusa e diffidente», scrive parlando di sè e delle sue opere), è una figura fissa del paesaggio di Piazza dei Signori dove spesso crea le sue opere e dove, sempre, le propone a turisti e passanti.
«L'autoproduzione non ha fatto di me un arricchito né lo volevo diventare, sono anzitutto una persona che si vergogna di chiedere, ma dobbiamo per vivere contrattare la nostra vita, ho cercato di farlo senza compromessi politici, senza schieramenti di parte, in autonomia, non sempre capito, ma qualche volta anche inaspettatamente benvoluto», aggiunge questo fantastico personaggio. Unico come la Basilica Palladiana di fronte a cui staziona col suo banchetto, pieno, questo, di disegni in bella mostra, coperto lui da un cappottone d'altri tempi.
Se qualcuno ci pensasse, a lui e a quelle parole da lui dette, Scotolati sarebbe da candidare senza primarie, ma nel listino protetto.
Quello dei pochi umili ... umani rimasti in questo Nord est attaccato ancora all'unico valore degli schei e della presunzione che incrosta alcuni arricchiti, così tanto da far dire, oggi e in quella stessa piazza, a un giovane di buona (?) famiglia ma contraddetto nei suoi discorsi: «io sono nato qui, a Vicenza, quindi ho più diritti di lei che ci è arrivato!».
Da far rivoltare nella tomba anche Andrea Palladio.
Che a Vicenza non è nato ma che ci è arrivato da Padova.
Scotolati sindaco!
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