Scontro animalisti - allevatori, Federfauna: situazione potrebbe degenerare
Martedi 8 Febbraio 2011 alle 10:27 | 0 commenti
Federfauna - Il Segretario Generale di FederFauna commenta gli ultimi sviluppi del caso Guberti.
Volge al termine (probabile ultima udienza il 24 febbraio) il processo contro Giorgio Guberti, il medico veterinario accusato di maltrattamento nei confronti dei suoi oltre 200 pointer, nei due allevamenti di Campiano e Osteria (RA).
Anche secondo FederFauna, l'ipotesi di una condanna per l'ultraottantenne "guru del pointer", titolare del celebre affisso "Del Vento", e' sempre piu' probabile, anche se altri due procedimenti precedenti si erano conclusi uno con l'assoluzione ed uno con l'archiviazione. Quello che preoccupa pero' di piu' FederFauna, che fin da subito si era schierata contro gli animalisti, in difesa dei cani e del patrimonio genetico che quell'allevamento custodiva, sono i messaggi passati in questi oltre due anni di iter processuale e le loro possibili conseguenze per tutti gli allevatori. "Se condannano Guberti, mi dispiace di piu' per il suo orgoglio che per lui in se': ormai ha tanti anni e pochi soldi, e non possono portargli via di piu' di quello che gli hanno portato via gia' - dice il Segretario Generale della Confederazione, Massimiliano Filippi - mi dispiace di piu' per il patrimonio genetico, oggi oggettivamente disperso, che quel nucleo di cani rappresentava. I rischi veri pero', per me sono altri. Mi e' stato riferito che al processo siano stati definiti precachettici (BCS2) dei pointer di 29 chili, quando lo standard del Solaro, vuole che il pointer pesi dai 20 ai 30 chili al massimo. Inoltre, se un cane e' deperito, non ci vogliono 2 o 3 giorni per catturarlo!... Allo stesso modo considero ridicolo pensare che un cane alimentato a crocchette sia trattato bene ed alimentato a mangime casereccio sia trattato male: fino a non moltissimi anni fa le crocchette non esistevano. Ma tutto diventa possibile quando lo scontro e', come leggevo sul Carlino, tra due scuole di pensiero opposte. Il problema e' che se lo scontro diventera' unicamente tra teorie, o magari, peggio, tra ideologie, vincera' probabilmente sempre chi ha piu' soldi ed agganci per sostenerle, che oggi non sono certo gli allevatori. Ho letto, per esempio, che il metodo di allevamento usato da Guberti sia stato accusato di essere privo di alcun riscontro scientifico, in quanto inventato da lui, ma mi hanno raccontato che i metodi per valutare i cani, utilizzati dai periti dell'accusa, fossero altrettanto inventati o adattati da loro stessi. Ma non e' tutto: se leggendo i giornali o il web, da domani qualcuno in piu' pensasse che puo' introdursi quando crede in un allevamento, che e' proprieta' privata, alterare le abitudini degli animali, magari causargli la diarrea e poi, non solo farla franca, ma addirittura usare quella diarrea o quella situazione alterata per accusare l'allevatore? La situazione potrebbe veramente degenerare."
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