Sciopero Vigili: "Non siamo carne da macello". Turetta (CUB): "Bene, ma ricordiamoci altre categorie"
Venerdi 11 Settembre 2015 alle 09:40 | 0 commenti
S.U.L.P.L. sul piede di guerra. Il Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale ha indetto, a livello nazionale, uno sciopero in tutta Italia. I Vigili, anche a Vicenza, incroceranno le braccia tutta la giornata di domani, 12 settembre, garantendo comunque i servizi essenziali. "Vogliamo che il nostro status sia parificato a quello delle Polizie Statali", comunica il sindacato di Polizia. "Bene lo sciopero - commenta Maria Teresa Turetta, Cub Vicenza - ma allarghiamo la vertenza a tutto il pubblico impiego".Â
"Sono oltre 11 anni che il Consiglio d'Europa ha indicato agli Stati membri di parificare lo status giuridico delle Polizie Locali a quelle Statali e l'Italia è rimasta l'unica Nazione a non avervi adempiuto - spiega Mario Assirelli, Segretario Nazionale S.U.L.P.L. - Eppure le Polizie Locali, ormai impegnate sul territorio per la sicurezza urbana, ogni anno contano migliaia di feriti e persino dei caduti in servizio".
Il sindacato rivendica il fatto che in Italia gli agenti alle dipendenze del Comune non dovrebbero essere solo considerati impiegati in divisa e dunque sprovvisti di tutele. "Addirittura con la riduzione dello stipendio in caso di assenza legata ad infortunio sul lavoro - aggiunge Assirelli - Così siamo solo carne da macello".
E a livello locale anche la CUB, attraverso Maria Teresa Turetta, esprime la propria idea: "Condivisibili le motivazioni dello sciopero, però come sindacato di base riteniamo che la vertenza debba essere allargata alle problematiche di tutta la classe lavoratrice del pubblico impiego: aumenti salariali consistenti, abolizione legge Fornero, eliminazione del blocco delle assunzioni, questi sono i problemi più urgenti da risolvere all'interno dei quali aggiungere quelli elencati dalla categoria polizia locale, irrisolti da tempo". La sindacalista precisa che la CUB "non intende boicottare lo sciopero della polizia locale, sostenendo ogni iniziativa di protesta o di sciopero. Riteniamo, infatti, che sia sempre più urgente portare i lavoratori in piazza perché l'epoca della concertazione tanto cara a Cgil Cisl e Uil sia definitivamente tramontata, dopo tutti i disastri che ha causato in termini di perdita di diritti dei lavoratori".
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