Sciopero generale, Alternativa Comunista di Vicenza: la crisi la paghino i padroni!
Venerdi 12 Dicembre 2014 alle 17:56 | 0 commenti
Raffaello Giampiccolo del Direttivo Partito di Alternativa Comunista (L.i.t.- Q.i.) sezione di Vicenza interviene sullo sciopero generale del 12 dicembre
Anche a Vicenza, come nelle altre numerose piazze d'Italia, i militanti di Alternativa Comunista hanno manifestato, insieme ai lavoratori in sciopero, contro il governo Renzi e il suo attacco al mondo del lavoro.
L’approvazione definitiva avvenuta in Parlamento del Jobs Act è il punto più alto di questo attacco che si affianca al grave accordo sulla rappresentanza del 10 gennaio, provvedimenti che hanno l'obiettivo di imporre un controllo sempre più ferreo nei luoghi di lavoro e un aumento dello sfruttamento capitalistico.
Tuttavia quest' autunno è stato caratterizzato da un crescendo di scioperi e manifestazioni contro le politiche sostenute dal governo Renzi e da Confindustria.Â
In questo quadro le burocrazie sindacali si vedono costrette ad alzare il tono della polemica, sia per evitare di essere scavalcate da un malcontento popolare sempre più montante, sia perché il rifiuto da parte del governo di riaprire una fase di concertazione, non lascia loro altra via.
Non si tratta però di una svolta da parte delle burocrazie. L’avere indetto lo sciopero generale a più di un mese dalla grande manifestazione del 25 ottobre, e averlo fatto dopo che il Jobs Act è già stato approvato, dimostrano quanto ancora oggi le burocrazie dalla Cgil e della Fiom non vogliano assolutamente radicalizzare lo scontro di classe.Â
Se queste sono le intenzioni delle burocrazie, di tutt’altro tipo è lo spirito col quale oggi milioni di lavoratori scendono in piazza. E’ lo spirito di chi non si rassegna, di chi non è più disposto ad accettare sacrifici, quando allo stesso tempo il sistema capitalistico dimostra tutta la sua corruzione e voracità . Lo scandalo di Mafia Capitale è l’emblema di un sistema, quello capitalistico e dei suoi politicanti, marcio fino al midollo.
Lo sciopero generale del 12 dicembre indetto da Cgil e Uil, al quale partecipano, con diverse modalità , Si.Cobas, Adl Cobas e studenti, così come quello dei trasporti indetto da Cub Trasporti, Cat e Usb, possono ed è necessario diano il via ad una sollevazione generale e ad oltranza dei lavoratori, degli studenti, delle donne, degli immigrati, contro il governo dei padroni e della Troika. Che la crisi la paghino i padroni!
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.