Sciopero del trasporto pubblico, Collettivo Studenti in piazza coi lavoratori
Giovedi 1 Marzo 2012 alle 15:29 | 0 commenti
Collettivo Studenti Scuola Pubblica di Vicenza - Siamo in piazza affianco dei lavoratori del trasporto pubblico in sciopero per vedersi rinnovare il contratto collettivo nazionale scaduto da 3 anni. Nulla è cambiato con i governi che si sono succeduti, Monti come Berlusconi sta facendo diventare il Trasposto Pubblico Locale un problema anziché una risorsa. I continui tagli ai finanziamenti per il TPL c’hanno portato in piazza anche nei mesi scorsi e dopo le ultime mobilitazioni si è aperto uno spazio di confronto con FTV nel tentativo di risolvere le problematiche degli studenti.
In un contesto di incertezza su quello che sarà il futuro delle Province, la giunta provinciale uscente non ha inserito nel bilancio lo stanziamento di 2 milioni di euro in fondi per il TPL per i prossimi anni, soldi che negli scorsi anni avevano garantito prezzi agevolati negli abbonamenti per gli studenti. Ci siamo battuti affinché nell'ultima seduta del consiglio provinciale fosse proposto e votato un ordine del giorno sugli indirizzi della politica tariffaria del TPL che consisteva in una "lettera di intenti" che vincolasse la prossima amministrazione a investire quei 2 milioni di euro nello stesso settore poiché, secondo l'Assessore ai Trasporti Sandonà , quei soldi sono disponibili. Il voto c'è stato e noi l'abbiamo messo in chiaro da subito: se quei fondi non dovessero arrivare la nostra risposta non tarderà ad arrivare con mobilitazioni studentesche in tutta la provincia.
Unendo la vertenza sui costi degli abbonamenti con quella dei lavoratori sul contratto collettivo daremmo sicuramente più forza alle nostre rivendicazioni. Ma oggi siamo in piazza anche per far capire ai lavoratori che lo sciopero di 4 ore non basta! Solo un vero sciopero generale e prolungato può piegare il Governo Monti. Uno sciopero che la direzione nazione della CGIL non ha ancora convocato dimostrandosi non all'altezza della situazione, anzi sta dimostrando di non avere la minima intenzione di unificare le lotte dei lavoratori convocando uno sciopero dei trasporti oggi e uno dei metalmeccanici il 9 marzo. Queste vertenze vanno unite affinché tutta la classe lavoratrice scenda in piazza unita per rafforzare le proprie rivendicazioni. Per quanto riguarda CISL e UIL: i lavoratori devono stare attenti poiché sono gli stessi sindacati che nella Fiat sono scesi a patti con padron Marchionne abolendo il contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici e passando di fatto ad un contratto aziendale che cancella molti diritti acquisiti dai lavoratori in decenni di lotte. Diffidiamo quindi dai sindacati gialli che voltano le spalle ai lavoratori.
In questa giornata di lotta vogliamo anche ricordare i compagni e le compagne della Val di Susa che si stanno battendo contro il TAV. Lunedì 27 febbraio è stato allargato il cantiere di Chiomonte per iniziare i lavori di costruzione ma il popolo NOTAV non si è fatto trovare impreparato e da giorni l'autostrada A32 è bloccata dai manifestanti con barricate che dopo venir distrutte dalle ruspe e dalla polizia, vengono continuamente ricostruite dai manifestanti.
Il governo Monti vuole impedire che l'esempio della Resistenza della Val di Susa "contagi" altre lotte popolari e dei lavoratori, con l'aiuto dei media di regime sta portando avanti un'opera di mistificazione della realtà che ci sprona a diffondere il sito del movimento sul quali tenersi aggiornati sui reali sviluppi delle lotta nei prossimi tempi: www.notav.info
Il 25 febbraio eravamo anche noi in Valsusa. In una valle di 60 mila abitanti, una gigantesca giornata di lotta ha portato 50mila persone nelle strade dimostrando che i valligiani la TAV non la vogliono.
Inoltre né studenti nè lavoratori pendolari possono permettersi oggi un biglietto Eurostar, figuriamoci domani uno per l'alta velocità . C'è poi chi crede che percorrere Vicenza-Padova in quindici minuti possa renderci di buon'umore piuttosto che percorrere lo stesso tratto in mezz'ora. Ma se per risparmiare quindici minuti si spendono 13,00 € (18,00 € in first class) e con i regionali si pagano "solo" 3,50 € (un anno fa il biglietto costava 2,90 €) a chi giova la costruzione del TAV? Solo alle lobby economiche di grandi costruttori-imprenditori che guadagneranno miliardi con ingenti appalti e relativi subappalti che poi finiranno in mano alla criminalità organizzata.
Ribadiamo la nostra solidarietà all' movimento NO TAV, porteremo avanti questa lotta anche nel nostro territorio perché la lotta No Tav rimane il primo esempio di riscossa da portare in tutte le città .
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