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Scienze e tecnologie, Vicenza ed i suoi istituti

Di Citizen Writers Domenica 6 Luglio 2014 alle 20:30 | 0 commenti

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Da VicenzaPiù n. 271 di Massimilano Muscas - Da sempre il vicentino sforna cervelli in ambito scientifico tecnologico. Ovviamente non parliamo solo di scienziati e ricercatori del livello di Lioy o Faggin ma di professionisti che ogni giorno fanno delle scienze il loro pane quotidiano. Questa cultura scientifica presente in modo diffuso nel vicentino (ed amata dai teenager secondo le più recenti indagini degli istituti superiori) non nasce però dal nulla.

Questo amore per la scienza e dell'alta preparazione degli studenti vicentini nasce, lo affermo anche da giovane docente, tra i banchi di scuola degli istituti superiori di ogni tipo, dai professionali ai tecnici.
Sono tre gli istituti che da sempre, oltre ad offrire una preparazione scientifico tecnologica all'avanguardia, diplomano ogni anno professionisti in grado di affrontare con la stessa facilità sia il mondo del lavoro che quello accademico.
Il primo dei tre istituti, in ordine alfabetico,è l'Istituto Tecnico S. M. B. Boscardin (http://www.boscardin.it), indirizzo Tecnico Settore tecnologico chimica, materiali e biotecnologie.
Il Boscardin inizia la sua avventura scientifica grazie alla "sperimentazione Brocca" che lo rende il metro di riferimento per le attività laboratoriali delle scienze naturali per tutto il Veneto.
Con la fine del progetto Brocca l'istituto si è ulteriormente specializzato fornendo due diversi indirizzi di diploma scientifico, il primo il biotecnologie sanitarie ed il secondo in biotecnologie ambientali. Caratteristica fondamentale dell'istituto è la grande quantità di laboratori (dalla microbiologia all'anatomia, dalla fisica alla chimica analitica) gestiti da personale docente e tecnico di altissimo livello.
Le molte ore di laboratorio affiancate ai numerosi progetti extra curricolari permettono quindi agli alunni di conseguire un diploma spendibile in ogni ambito lavorativo ed universitario.
Il secondo istituto d'eccellenza è senza dubbio l' IPSIA F. Lampertico (http://www.lampertico.vi.it).
Nato come istituto meccanico nei primi anni sessanta diventa subito la scuola professionale di eccellenza contando alla fine degli anni 60 ben sette sedi distaccate in tutta la provincia, ora autonome.
L'istituto, frequentato da più di 1200 alunni, offre oggi ben tre indirizzi di alto profilo tecnologico. Il primo di questi è "Manutenzione e assistenza tecnica" che fa conseguire agli alunni una qualifica quinquennale (spendibile anche per l'entrata all'università) incentrata sullo studio delle materie tecniche meccaniche ed elettroniche. Il secondo indirizzo è quello "Chimico e Biologico" che fornisce le conoscenze tecniche per operare in un qualunque laboratorio chimico oltre che una buona base per affrontare corsi di studio superiori sia universitari che specializzanti. Il terzo ed ultimo indirizzo è quello "Odontotecnico" che forma tecnici di primo livello con perfetta padronanza della professione.
Il terzo istituto è quello più conosciuto fuori dalla regione e senza dubbio un esempio per gli istituti dello stesso tipo: parliamo infatti dell'ITIS A. Rossi (http://www.itisrossi.vi.it).
Negli anni il "Rossi" ha diplomato migliaia di alunni che si sono sempre distinti in ambito lavorativo ed accademico in ogni aspetto delle attività industriali.
Ora l'offerta formativa presenta cinque indirizzi: Logistica e trasporti, Chimica materiali e biotecnologie, Informatica e telecomunicazioni, Elettronica ed elettrotecnica, Meccanica meccatronica e energia.
Questi indirizzi specialistici, uniti alla tradizione dell'istituto nelle attività extracurriculari come la partecipazione a bandi e gare tecnologiche, forniscono agli alunni una formazione di primo livello che fa sì che i "ragazzi del Rossi" siano tradizionalmente tra i migliori diplomati italiani nei loro settori di specializzazione.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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