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Scarcerati i venetisti, Busato: i mandanti politici Renzi e Napolitano si dimettano

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 18 Aprile 2014 alle 16:37 | 0 commenti

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Gianluca Busato, Delegazione dei Dieci Repubblica Veneta - La notizia di poco fa della scarcerazione di Franco Rocchetta, Lucio Chiavegato, Roberto Bernardelli, Riccardo Lovato, Corrado Manessi e Giancarlo Orini e della concessione degli arresti domiciliari ad altri veneti inquisiti rivela la sconfitta su tutta la linea dello stato italiano, che ha tentato in modo goffo, come abbiamo testimoniato fin dal primo minuto, di impaurire i cittadini veneti con una repressione giudiziaria inutile, costosa ed espressione di uno stato poliziesco defunto che sopravvive a sé stesso.

Ora si dimettano i magistrati responsabili di questo scempio, si dimettano Renzi e Napolitano che sono gli autentici mandanti politici di una farsa che si è trasformata in un boomerang che si è smaltato sulla loro fronte.

La smettano ora e per sempre questi politicanti di infangare la Repubblica Veneta. La smettano di perseguitare onesti cittadini lavoratori, intellettuali, pacifici e responsabili, che hanno l’unica colpa di essersi assunti le proprie responsabilità e di essersi attivati per amore della propria Terra e per garantire il benessere e la felicità del Popolo Veneto.

Se ne vada l’intera struttura elefantiaca, inutile, oppressiva del burosauro statale italiano, che ha costituito l’inferno fiscale peggiore del mondo, autentico regno del male incastonato nell’Europa occidentale.

Oggi è una giornata di festa, andiamo all’uscita da ogni carcere dove erano ingustamente reclusi i nostri fratelli per salutarli e fare loro gli Auguri di Buona Pasqua assieme alle loro famiglie provate in modo indegno, ricordando ancora gli altri Patrioti Veneti ancora incarcerati con un impianto accusatorio ridicolo e inconsistente.

La Repubblica Veneta oggi ha vinto, dimostrando la compattezza che l’ha resa grande nella storia, che la rende grande nel presente e che la renderà ancor più grande nel futuro.

Ora affamiamo la bestia insaziabile, finiamo la bestia in rigor mortis, aderendo in massa all’obiezione fiscale organizzata dalla Repubblica Veneta.

Il prossimo 25 aprile 2014, Festa Nazionale Veneta di San Marco, sarà un giorno memorabile,che resterà scolpito nella storia e nella memoria di chi lo avrà vissuto da Patriota!

Uno per tutti, Tutti per uno. Ti co Nu, Nu co Ti.

Viva San Marco! Viva la Repubblica Veneta!


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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