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Scafista killer scomparso a Vicenza, Zaia: tutelato da leggi garantiste per i criminali

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 15 Luglio 2015 alle 15:21 | 0 commenti

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La nota della Regione Veneto

“La vicenda dello scafista Nwuka conferma che in Italia non esistono leggi in grado di assicurare alla giustizia un individuo che pur si macchia dei reati più osceni come il traffico di esseri umani, il furto, le lesioni a pubblico ufficiale, il possesso di droga. Un soggetto aggressivo, più volte destinatario di provvedimenti limitativi della libertà personale, in attesa dell’ennesimo giudizio in Appello, indesiderato a Vicenza ma purtuttavia libero di girare, aggredire gli agenti e rendersi irreperibile all’ennesimo giudizio.

Se questa è la gestione della criminalità da parte del nostro governo, stiamo freschi: a essere tutelato è soltanto chi delinque”.

Il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia interviene in merito al caso di Hilary Nwuka, scafista killer “forte” di numerose condanne ma che al momento non è rintracciabile da parte della Questura di Vicenza. Nwuka, scafista nel 2011 di un barcone carico di 233 persone, finora circolava a Vicenza con un permesso umanitario scaduto; nel frattempo si è macchiato dei più odiosi reati, ha subito decine di denunce, diversi procedimenti giudiziari, ma è comunque libero. Al momento nessuno sa dove si trovi, protetto da una rete di immigrati che gli hanno sempre garantito una copertura.

“Il personaggio, le cui vere generalità sono ancora sconosciute, oltre ad aver fornito ben tre alias, è violento ed aggressivo, capace di qualunque nefandezza nei confronti di connazionali e forze dell’ordine. E’ assurdo che, nonostante il cursus honorum raccapricciante, sia ancora libero. La sua garanzia, spiace dirlo, sono le leggi italiane troppo garantiste nei confronti dei delinquenti, mentre le forze dell’ordine e i magistrati che si trovano ad applicarle ne sono le prime e vere vittime”, conclude il Presidente.

Leggi tutti gli articoli su: immigrati, Regione Veneto, Luca Zaia, Scafista

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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