Sbrollini:Fondo pers. non autosufficienti
Mercoledi 22 Luglio 2009 alle 15:23 | non commentabile
Daniela Sbrollini. 22 luglio 2009Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â
"Portano ricchezza e questa volta non solo in termini di risorsa sociale: il governo si è accorto che con badanti e colf , l'Italia guadagna per un welfare più solido ma anche per le casse dello Stato."
"Un gettito complessivo consistente, che deve essere utilizzato per finalità importanti come investire nel fondo per le non autosufficienze, e aiutare le famiglie nella gestione delle spese essenziali della cura delle stesse.
Infatti, il fondo per le persone non autosufficienti, introdotto dal Governo Prodi, rischia di estinguersi se non rifinanziato per il 2010, nonostante la cifra da stanziare non sia esorbitante, circa 500 milioni di euro di trasferimenti alle Regioni. Mentre le famiglie, da quella fragile, a quella che non arriva a fine mese, passando per quella numerosa, potrebbero detrarre il 50%, entro un tetto massimo di spesa, di quanto sostenuto per le assistenti familiari. Se si considera, infatti, che oggi è possibile detrarre il 36% delle spese sostenute per la ristrutturazione della casa, ancor più importante sarebbe sostenere il reddito di quelle famiglie che affrontano problemi come la disabilità e la non autosufficienza e che magari non hanno mai avuto la possibilità di ristrutturare casa
Sarebbe l'inizio di una reale politica familiare - concludono i parlamentari del PD - che non si limita a manovre spot, ma che sia in grado di dare la giusta importanza alla rete di welfare familiare, l'unico capace di creare un reale benessere sociale."
Su questo tema l'on. Daniela Sbrollini nei giorni scorsi ha depositato, presso la Camera dei Deputati, un'interrogazione al Ministro competente; siamo dunque in attesa di risposta.
Testo interrogazione parlamentare
Interrogazione a risposta scritta presentata da:
on. Daniela SBROLLINI; on. Delia MURER
Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
in Italia secondo gli ultimi dati resi disponibili dell'Istat sono 2.615.000 le persone non autosufficienti. Si tratta di donne e uomini che riferiscono una totale mancanza di autonomia per almeno una delle funzioni che permettono di condurre una vita quotidiana normale;
se si considerano anche le persone che hanno bisogno di aiuto parziale per svolgere attività essenziali come alzarsi da un letto o da una sedia, lavarsi o vestirsi, il numero sale di molto fino a quasi sette milioni (circa il 13 per cento dell'intera popolazione);
a fronte di questa situazione appare insufficiente la dotazione del Fondo nazionale per la non autosufficienza, che permette di ripartire annualmente alle regioni, sulla base dei dati relativi alla popolazione non autosufficiente ivi residente, nonché di altri indicatori demografici e socio economici, le risorse;
il Fondo è stato istituito dal Governo Prodi, con la legge Finanziaria 2007 (legge n. 296 del 2006), al fine di garantire su tutto il territorio nazionale l'attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni assistenziali con riguardo alle persone non autosufficienti. La Finanziaria 2007 aveva assegnato, come stanziamenti per il Fondo, 100 milioni di euro per il 2007 e 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009. La successiva Finanziaria 2008 (l'ultima del Governo Prodi) aveva poi incrementato gli stanziamenti di 100 milioni per il 2008 e di 200 milioni per il 2009. I fondi ripartiti con questo decreto sono stati dunque complessivamente 700 milioni di euro: 300 milioni per il 2008 e 400 milioni per il 2009;
alla prova dei fatti le cifre si sono dimostrare insufficienti a fare fronte ai bisogni crescenti da quei segmenti di popolazione per le quali bisogna attivare interventi e servizi;
per fare fronte all'insufficienza della dotazione del Fondo nazionale gli enti locali, in particolar modo i comuni e le regioni, hanno dovuto attingere da risorse proprie, sempre più limitate, per riuscire a garantire un livello adeguato dei servizi;
la regione Veneto, che conta circa 90 mila anziani non autosufficienti e 30 mila disabili ha chiesto una riunione urgente della Conferenza Stato-regioni per scongiurare il pericolo paventato di tagli al già non adeguato Fondo nazionale per la non autosufficienza chiedendo, contemporaneamente, al Governo di investire di più sui temi dei servizi sociali e sanitari e della loro domiciliazione -:
se corrisponda al vero che sia nelle intenzioni del Governo di procedere a tagli o addirittura alla soppressione del Fondo nazionale per le autosufficienze nel disegno di legge della prossima legge finanziaria e sul prossimo piano pluriennale;
cosa intenda fare il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali per fronteggiare la richiesta unanime proveniente dalle regioni di maggiori stanziamenti sui temi della non autosufficienza alla luce del bisogno crescente di servizi e sostegni per le famiglie in condizioni di disagio.