Sbrollini: meno gioco d'azzardo per i giovani e più sport, via slot da bar e disciplinare on-line
Martedi 7 Giugno 2016 alle 15:44 | 0 commenti
La vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera Daniela Sbrollini appoggia l’annuncio fatto nei giorni scorsi dal sottosegretario con delega ai Giochi Pier Paolo Baretta sulla riduzione delle slot e sull’auspicio di eliminarle dai bar e dai tabacchi
Bene riduzione slot ma rimangono fondamentali i luoghi cosiddetti sociali dove il gioco diventa la quotidianità . I bar e i tabacchi sono frequentati dalle donne casalinghe e dai pensionati. Senza contare i giovani disoccupati. Questo è un fatto nuovo che sostiene tutti quegli amministratori locali che spesso si sono ritrovati da soli nell’ affrontare il problema con misure tampone.
Adesso il passaggio successivo deve essere quello di normare e disciplinare con assoluta severità tutto il gioco d’azzardo on-line perché questa è una piaga sociale che riguarda le fasce più deboli tra cui molti giovani. Che sfuggono a qualsiasi tipo di controllo.Â
Una decisione forte, del Governo, cui deve immediatamente seguire la questione dell’on-line perché è un problema che riguarda soprattutto i giovani e i minori. E su questo non possiamo far fronte di niente. I dati parlano chiaro. Secondo una ricerca condotta dal CNR – Pisa il 39% degli studenti italiani tra i 15 e i 19 anni - oltre 900 mila - gioca d'azzardo. Numeri che, tradotti nella realtà vicentina, vedono coinvolti oltre 40 mila studenti della stessa età . Di questi, 15.500 hanno giocato d'azzardo almeno una volta nell'ultimo anno e 3 mila sono a rischio o con un problema di dipendenza. Ma non solo. La vicepresidente della dodicesima commissione ha presentato una proposta di legge sullo sport e il Welfare il cui iter partirà in commissione Cultura proprio oggi,  7 giugno,  l' obiettivo è quello di inserire lo sport tra “i livelli essenziali di assistenza". Prescrivere lo sport come medicina può essere uno strumento vincente per la prevenzione delle dipendenze. Vicenza è tra le venti città  italiane in cui è già partita la sperimentazione : hanno aderito 1500 pediatri in tutta Italia per prescrivere lo sport ai bambini da tre anni in poi. Sport come medicina buona.
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