Sbrollini e Pd su Scuola Infanzia in Veneto
Giovedi 6 Agosto 2009 alle 14:04 | non commentabile
Daniela Sbrollini. 6 agosto 2009Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â
Nota:
ancora una volta il Veneto risulta inascoltato dal Governo.
La giusta richiesta fatta dal territorio anche in ambito scolastico non trova riscontro a Roma, dove con estrema facilità non si accolgono richieste giuste per l'attivazione di nuove sezioni per la scuola dell'infanzia.
Questa mancata risposta da parte del Governo e del ministrero competente creerà , all'avvio delle attività scolastiche, numerosi problemi alle famiglie venete che non troveranno spazi posti e risposte alle loro esigenze.
Per questo abbiamo interpellato il ministro, sperando che con queto tentativo, si riesca a recuperare su una situazione che ad oggi risulta penalizzante per le famiglie del Veneto e della nostra provincia.
Daniela Sbrollini
Interrogazione:
mercoledì 29 luglio 2009, seduta n.211
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere - premesso che:
alla direzione generale dell'ufficio scolastico per il Veneto sono pervenute con riferimento al prossimo anno scolastico 2009/2010 numerose richieste di nuove sezioni per la scuola dell'infanzia da parte di dirigenti scolastici, sindaci e genitori, che tuttavia ad oggi non è stato possibile soddisfare per mancanza di posti disponibili;
il contingente di posti di insegnamento che è stato assegnato ad ogni regione per l'anno scolastico 2009/2010 è decurtato, infatti, rispetto all'organico di diritto dell'anno scolastico 2008/2009 di 42.100 posti in applicazione delle misure di contenimento previste dall'articolo 64 del decreto legge il 12 del 25 giugno 2008, convertito, con modificazioni dalla legge n. 133 del 2008;
il contingente assegnato alla regione Veneto in particolare è stato ridotto di oltre 2.000 posti e ciò non permette di soddisfare le numerose richieste di istituzione di nuove sezioni di scuola dell'infanzia, tenuto anche conto del fatto che con molti meno posti a disposizione, rispetto all'anno scolastico precedente, è stato necessario accogliere nelle classi delle scuole di ogni ordine e grado circa 8.000 alunni in più, di cui una buona percentuale stranieri;
è stato pertanto confermato l'organico della scuola dell'infanzia relativo all'anno scolastico 2008/2009, che ammonta a 3.688 posti;
le sezioni richieste e non accolte, con riferimento al prossimo anno scolastico, sono 40, per un numero di bambini in lista di attesa pari a 885, e precisamente:
n. 2 sezioni in provincia di Belluno per n. 50 bambini in lista d'attesa;
n. 3 sezioni in provincia di Padova per n. 34 bambini in lista d'attesa;
n. 9 sezioni in provincia di Treviso per n. 235 bambini in lista d'attesa;
n. 8 sezioni in provincia di Venezia per n. 170 bambini in lista d'attesa;
n. 11 sezioni in provincia di Verona per n. 224 bambini in lista d'attesa;
n. 7 sezioni in provincia di Vicenza per n. 172 bambini in lista d'attesa;
per far fronte alle sezioni richieste e soddisfare bisogni primari delle famiglie, sarebbero necessari 80 posti (due insegnanti per ogni sezione), tenendo conto che la situazione illustrata riguarda:
le realtà locali in cui i comuni hanno ristrutturato gli edifici scolastici proprio per poter accogliere i sempre più numerosi bambini che ogni anno chiedono di frequentare la scuola dell'infanzia;
le realtà locali in cui non esiste il servizio, nemmeno comunale o paritario o la scuola paritaria chiude per mancanza di fondi;
le scuole d'infanzia con sezioni già funzionanti ma che non sono in grado di accogliere altri bambini in quanto già sature;
è doveroso considerare che, mentre nel Centro sud la percentuale di scuole dell'infanzia statali supera il 63 per cento sul totale, in Veneto le scuole dell'infanzia statali costituiscono solo un terzo dell'offerta, trovando la popolazione scolastica dai tre ai sei anni accoglienza per due terzi presso le scuole dell'infanzia paritarie, con i conseguenti maggiori esborsi a carico delle famiglie, oggi ancora più gravosi, sia per effetto dei tagli e dei ritardi nell'erogazione delle risorse da parte dello Stato e della Regione a queste scuole, sia per effetto della crisi recessiva in atto;
va altresì considerato che in Veneto, dove la percentuale di frequenza delle scuole materne paritarie è la più elevata d'Italia, la percentuale di bambini stranieri è del 7,3 per cento, ma nelle zone ad alta intensità industriale, come ad esempio la provincia di Treviso, tale percentuale raggiunge anche il 20-25 per cento, ponendo problemi complessi di integrazione scolastica e sociale, con costi aggiuntivi per le scuole paritarie -:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti suesposti e quali urgenti misure intende adottare per porre immediato rimedio a tale situazione e garantire i livelli essenziali delle prestazioni in materia di assistenza e di istruzione alle famiglie del Veneto ed alla popolazione scolastica dai tre ai sei anni per il prossimo anno scolastico 2009/2010.
(2-00443)
«Rubinato, Sbrollini, Fogliardi, Mogherini Rebesani, Viola, Baretta, Naccarato, Murer».